venerdì 5 giugno 2009
esplorazione 02-06-09
Esplorazione 17-05-09
Report 11-04-09
Non resistevamo alla tentazione di sapere cosa ci fosse al di là del ramo della frana iniziale. Chiaramente si sperava di estrarre una sorpresa cospicua dall'ovetto de pasqua, invece il bottino é di non più di 60 metri nuovi e stop.
Il ramo Altrosi, dopo una sequenza stronza di passaggi da desifonare, metà acqua e metà fango, dopo che la volta si rialza... ma che si riabbassa subito.... finisce sotto una frana che ha tutto l'aspetto di provenire dall'esterno. Alcuni balocchi arrotondati, tipici da fiume, di grosse dimensioni e sospesi sopra le teste, non ci hanno permesso di proseguire.
Non si capisce se la condotta prosegua al di là, oppure se effettivamente siamo prossimi ad uscire. Potrebbe essere la buona occasione per provare ad usare gli Arva.
Esplorazione 04-04-09
Report 4-04-09
Luogo: Abisso Bueno Fonteno
Partecipanti: Federico, Max, Kraus
Veloce raid pomeridiano alla frana dell’amonte iniziale di Bueno. Con la scusa di fargli dare un occhiata mando avanti Max che subito capisce che ormai manca pochissimo al lavoro di disostruzione.
Aizzato dall’eco e dal vento in aumento, egli imbraccia gli attrezzi e in poco più di dieci minuti siamo oltre. Dopo sette, otto metri il meandro si abbassa di nuovo e rimane un passaggio di dieci centimetri di altezza sopra una pozza d’acqua beffarda. Scaviamo un canaletto di scolo e dreniamo l’acqua.
La base è costituita da riempimento di ghiaia e fango risulta facilmente scavabile. Allarghiamo anche a soffitto e riusciamo a progredire per altri sei sette metri .La prosecuzione è visibile per una decina di metri con dimensioni transitabili.
La frana si è comportata da diga provocando il riempimento per sedimentazione fin quasi a soffitto del tratto a monte. Dovrebbe essere sufficiente guadagnare qualche metro di dislivello per migliorare le dimensioni di transito. Per passare manca pochissimo ma il tempo è scaduto e decidiamo di sospendere.
Esplorazione 02-02-09
Partecipanti: Mauri, Kraus, Massi
Le ultime uscite in "regioni" a monte di Bueno, ci hanno sempre regalato novità esplorative. Nel ritorno dall'ultime esplorazione a Frollohill, avevamo notato cose interessanti lungo la zona di Binario-Sifonik (soliti camini, traversi, finestre varie).
Nel frattempo si voleva anche sistemare la situazione degli armi, troppo vulnerabili alle piene dell'abissone, e quindi da rifare.
L'appuntamento é all'armo più alto sopra il telone che penzola dall'armo per Sifonik.
Ci dividiamo momentaneamente: Mauri e Kraus disarmano il traverso nella risalita della Faglia, a Sempredritto, collegando l'armo al Granduca in vista della prossima chiusura dell'anello con Fantator (P.50 da scendere inviolato); io vado a Portorotondo a recuperare un sacco con corda e moschettoni.
Morale della favola: quando ci reincontriamo siamo in tre con sei sacchi...
ma perché 'sti conti non tornano mai? Bòh!....
Riverificati tutti i caminetti tra Binario e la parte alta fossile di Sifonik, che si rivelano nulli, sistemiamo l'armo e ci dirigiamo verso Spalmer, con l'obbiettivo di risalire il camino a monte.
... Spalmer è proprio il nome giusto per la zona.... molto bello e interessante dal punto di vista morfologico, ma veramente marcio sotto un profilo fangoso e con due sacchi a testa...
Comunque la risalita parte dalla finestra che dà sul pozzo a circa +11 metri dalla sua base, e siccome é sotto cascata, Spider Mauri deve aggirarla con un simpatico traversoarzigogolo alla Orzowei... Ridendo e scherzando col gelo, si arriva a circa +30 metri, di fronte ad una condottina che riversa acqua.... e che dopo 5 metri sifona stronzamente con tre metri di 30 cm d'aria e 30 cm d'aria. Percorsa da vento violento, al di là si sente eco e acqua che scorre in ambienti...
Ci vorrebbe una muta stavolta....
Che sfiga....
Quindi si ritorna indré.....
Andiamo a vedere Lasciamo, che mi pareva di aver capito che finisse in un salone di frana da risalire. Non ci aspettavamo che terminasse in sifone maligno.
Torniamo alla fine ancora sopra Terre di Mezzo riperfezionando l'armo per evitare l'acqua.
Laviamo tutto il materiale che al momento é steso nella forra alla base della risalita che porta a sempredritto.
Usciamo domenica sotto una spettacolare nevicata: nell'ultimo tratto di grotta, dal P.15 all'ingresso, l'aria e l'acqua era veramente gelanti...
massimo
Esplorazione 12-01-09
Report 29-09-08
esplorazione 26-07-08
Programma: risalire il fossile di Carrigo e in caso di insuccesso tentare l'attivo.
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A primo avviso Bueno sembra meno bagnato del solito, ma la situazione idrica, mam mano che si scende ci fa presagire che più o meno le portate siano invariate rispetto alle ultime volte.
Anche questa volta siamo rapidissimi (merito anche delle corde infangate, che nell'uscita nell'uscita del 3/8 cambieremo): sistemiamo un nodo lesionato sul P55 che sarà da sostituire alla prossima. prima del tiro sul vuoto. Entriamo alle 17 e alle 20.00 siamo già operativi. Il ramo attivo é ancora bagnatissimo quindi viene già scartato in partenza.
Arriviamo alla base della risalita da completare e nel sacco trapano si volatilizzano le punte... se qualcuno fosse stato seduto davanti all'ingresso forse avrebbe sentito gli improperi trasportati dal vento gelido.... A -450 e a +200 circa, essere impotenti di fronte ad un muro di fango, fa un po' incazzare...
Prima decidiamo di tornare indietro e andare a fare un giro a Sifonik e Wildewest. poi ci coglie la follia e tentiamo la prosecuzione senza chiodi.
Sicura in parete a + 30 circa, e Mauri risale ancora una ventina di metri, entra in un meandrino fossile fangoso che prosegue su sifone di fango impestato e strettissimo. Fanculo.
Circo Orfei per la discesa e disarmiamo tutto portando cinque sacchi alla base dell'attivo. Laviamo tutto il materiale e lo lasciamo steso in vista di futuri attacchi siccitosi. Prendiamo anche un campione di fango e un blocco di calcare per Bini.
Nel rientro vediamo ancora diverse cosine, individuando proprio sopra il primo camino di Carrigo, un megafinestrone che punterebbe a superare i
sifoni: 30/40 metri su roccia ottima, e quindi fattibile nella prossima uscita. Ritentiamo ancora di salire a Salsa Rosa, ma la portata della cascata ce lo impedisce. Poi, nella Straforra, risaliamo verso un arrivo in verticale per circa 20 metri fino a soffitto: qui troviamo un'altra risalita che darebbe accesso a grossi ambienti ben visibili e comunque raggiungibili in artificiale. In quel punto si tratterebbe di arrivi da zone totalmente sconosciute, ben più avanti della fine di Cattive Acque.
Sistemiamo ancora due passaggi infidi facendo crollare qualche massone lungo la straforra, dopodiché rientriamo, anzi... ri-usciamo.
Da Mastodont usciamo in tre ore e alle 11 di domenica siam fuori.
Massimo Maurizio