lunedì 17 agosto 2015

Nueva Vida - Ramo Scorroso


15 agosto 2015

Sabato mattina siamo entrati in Nueva Vida,Vez ed io.  Molto ristretto il tempo a disposizione causa impegni , possiamo giusto tentare una risalita in zone poco lontane.

 L'ingresso di Nueva buttava fuori la solita marea di vento, e le prime parti della grotta erano come sempre fangosette e bagnaticcie.  

Regime idrico scarso, ma comunque ben presente da Sala Sbregone in giù.  La mancanza d'acqua ci ha permesso di guardarci bene in giro e fare valutazioni sulle correnti d'aria, in alcuni punti veramente potenti.

Alla Sala dei Tre Fiumi, ci sono già due possibili risalite, ma il materiale (dinamica, staffe ecc) é nella sala più avanti. 

Arriviamo alla Sala delle 5 Vie, e lì, visto che una via alta buttava pochissima acqua, decidiamo di risalire.  La parete non é per nulla bella: oltre a frantumarsi, presenta due brevi tratti aggettanti con chiodi messi un po' su concrezione, un po' su fango-vomito. Così devo fare un giro con due traversini e arrivo dopo 11 chiodi. Buona la sicura di Vez. Comunque riesco a fare una quindicina di metri, finendo in un terrazzino con sopra una frana. Il passaggino é tra i massi e non si passa subito. Vez mi raggiunge e inizia il disgaggio "da sotto"... Non dico nulla... Poi Vez passa, sposta due bei blocchi e fa salire anche me. Da lì vedo che sopra di noi ci sono due belle vie da raggiungere (risalite facili), di fronte vedo grandi ambienti vuoti, e... alle nostre spalle sembra partire un bel condottone! 

Foto: Max Pozzo

 Manca poco tempo al rientro. Io insisto col rilevare. Alla fine ci catapultiamo dentro e poi avremmo deciso. 

Percorriamo una sessantina di metri di bella condotta, a tratti anche grossina (2x3), e poi ci arrestiamo di fronte ad una colata che blocca tutto in tre passaggini da allargare a spalate. Molta aria in circolazione (fredda, in arivo da ingressi alti). 

 Il nome del ramo, Scorroso, potrebbe nascondere un significato tecnico, tipo che l'ambiente si é come corroso al contrario... invece no! E' dovuto ad altri suoni udibili solo in esplorazione... per i quali oggi Vez ha vinto il primo premio. 

Non riusciamo a rilevare, ma tanto andremo avanti il prossimo week end. 

Rassettiamo tutto e usciamo a cronometro in poco più di un'oretta e venti, verso le 18. 

 Ottima ripresa: oltre 300 metri nuovi in due uscite tranquille "anti ruggine", non sono mica poi male. 

Max

lunedì 10 agosto 2015

Bueno Fonteno: Canal Grande

8-9 agosto 2015


Questo week siamo entrati in Bueno con l'obiettivodi portare avanti l'esplorazione a Quo Vadiz. 

Questo ramo si trova nella zona di Salsa Rosa, il sifone in cui si è immerso l'ultima volta  Fabrizio, e che si trova a -438 metri. Dopo Smeraldo infatti, si entra nella galleria dell'Apoteosi e una diramazione in leggera risalita conduce a Salsa Rosa. 

Sempre durante l'immersione, Monia, Grip ed io rimanemmo ancora la notte per risalire una decina di metri sopra il sifone entrando in Quo Vadiz, una bella condottona freatica che terminava sopra una risalitina. 

Sabato verso le 14.00 siamo entrati:

Fabry, Monia, Vez e Max. 

All'ingresso, Bueno spara fuori un volume d'aria talmente potente, che lo si avvisa già a metà valletta, e come l'altra volta, fino a Fonteno Beach il flusso è addirittura fastidioso.

Abbastanza pesantucci nei materiali, all'andata sostituiamo ancora tutti i moschettoni d'acciaio nell'armo di Fonteno Beach, e con ritmo tranquillo arriviamo al campo base con piccola sosta, circa 4 ore dopo.

Subito si va a Quo Vadiz, dove effettuo la risalita e la squadra procede in una bella condotta freatica in pieno Calcare di Sedrina, con pareti scolpite tanto da sembrare una pinacoteca.  

La condotta, dopo un perfetto zig zag, ci porta sopra un vuoto che inizialmente sembrava un pozzo enorme. Aria tantissima (in risucchio verso il nuovo ramo), e eco verso l'infinito…  Con lo Scurion si vede invece che 20 metri sotto, il gran nero è un vasto ambiente completamente allagato, e che prosegue nel nero. E' il Canal Grande, così denominato perché veramente suggestivo: sembra proprio di essere a Venezia, con le pareti che finiscono a picco nell'acqua molto profonda. E da qua anche il desiderio di comprare una bella gondola di Progetto per percorrere il nuovo corso d'acqua… Non si riesce a capire come proseguire: sicuramente tenteremo traversi, o per saperne di più ci vorrà veramente un canotto o delle mute stagne per farsi una bella nuotata a pelo libero. Di sicuro se la falda si alza le cose cambiano. 

Impressionante il volume degli ambienti, e la zona di grandi condotte freatiche. In ogni caso più avanti si sente acqua scorrere a pelo libero, e quindi il tratto allagato non deve essere lunghissimo, oppure c'è un arrivo laterale.  

A livello di rilievo, e sommati i metri dell'immersione, il nuovo ramo ci regala comunque circa 240 metri nuovi, compresi alcuni tiri del vecchio rilievo di Salsa Rosa. La direzione è verso il fondo di Hydrospeed, e se il rilievo non mente mancano poche decine di metri a giuntare.

L'eventuale traversata sarebbe fantastica!  Mi fa anche piacere notare che il rilievo di Hydrospeed risale al 2006/2007, fatto con bindella e clinometro, e l'errore sui dislivelli non supera i 3,5 metri (che su 22km non è per nulla male). Le due gallerie poi sono perfettamente in asse. 

Il tratto fatto in immersione invece punta il settore di Carrigo, e quindi regalerà ancora belle novità.  Ben felici della novità, rientriamo al campo base concedendoci una dormita dalle 4 di mattina alle 9. 

Sempre con ritmo tranquillo, e ancora pesanti con i sacchi, usciamo attorno alle 15. 

Bello riprendersi in questo modo dopo la pausa estiva, pensando già alla prossima uscita… 

Max