lunedì 28 novembre 2016

Battuta esterna

 Sabato 26 novembre 2016

Il tempo non era al massimo, per cui con Nicola abbiamo approfittato per fare un giro esterno prima a visitare a Grone le sorgenti Acqua Sparsa e Pianet, constatando un notevole rigurgito d'acqua (aveva piovuto per due giorni se non erro). Dopodiché siamo saliti fino a San Fermo e ci siamo diretti a Fonteno in zona Commodo. Abbiamo perlustrato una serie di affioramenti da quota 800 fino a quasi in cresta del Monte Boario. Trovato poco, ma molto belli gli affioramenti di Calcare di Sedrina. Comunque in due orette saliamo quasi 400 metri e copriamo una bella fetta di territorio mai vista. Ci manca ora la zona di cresta del Monte Boario, interessante perché oltre al Calcare di Sedrina ha anche la Dolomia a Conchodon in affioramento.

Tutto il versante ora diventa importante per la presenza di Commodo e il giro delle arie che dirò più avanti.

Max

lunedì 21 novembre 2016

Comodo

  Sabato 19 Novembre 2016


 Sabato tardo pomeriggio siamo tornati a Comodo: Nicola e Max.

Stavolta preparati a proseguire il lavoro. Quattro sacchi e due secchi, e due speleo. Secondo me erano i sacchi che portavano noi... Boh.

Cominciamo da dietro ad allargare per bene i passaggi a monte, sotto il P15. Il problema infatti è che i sassi centrano chi sta sotto, e lo sfasciume aleggia dovunque. Cioè a pavimento c'è una coltre fango sassi che se toccata rotola comunque. L'inclinazione è sui 50 gradi. La pulizia é d'obbligo.

Avendo davanti la notte, iniziamo con calma lo scavo sul fondo, dove avevamo sentito riprendere l'aria dopo lo stappo del fondo. Nico scava e mi passa secchiate di roba che non possiamo mettere da nessuna parte. Così nasce "La Tessitura", già sperimentata anni fa a Dossena (Abisso Occhiperesso).  Placchette laterali, e corda a mo' di stringa gigante. Poi altre tessiture interne. Riempiamo così un ambiente in verticale sopra di noi, ma quando lo spazio termina, dobbiamo fermare pure lo scavo.

Lo scavo è peggio del previsto, e si presenta duro e lungo. Il fango poi, nei mesi successivi diventerebbe una trappola.Così, visto che abbiamo anche un secondo trapano e materiale per disostruzione diamo inizio alla sarabanda, e ci dedichiamo alla fessura, stretta e superiore, da cui arriva il vento caldo.  Avanziamo rendendo i primi due metri super comodi per proseguire. Il posto va avanti stretto per almeno una o due uscite pesanti.

Ma val la pena proseguire per i seguenti motivi: Roccia ottima e lavorabile, strettoia a poco più di 10 minuti dall'ingresso, ingresso a 4 -5 secondi dalla macchina.

Inoltre: Cavità nel calcare di Sedrina, nel contatto con il soprastante Moltrasio (calcari affioranti)        Da Commodo é uscito il tracciante di BUENO,quindi, nel calcare di Sedrina, al momento solo il settore di Megasnake in Bueno  è il candidato a eventuale giunzione. L'aria è parecchia e la temperatura sui 10 gradi... e in effetti ha profumo di Bueno...In due o massimo tre si può procedere alla disostruzione.  Anche in inverno é un ingresso veramente "comodo"e alla portata di chiunque.

Entrati dopo le 19 di sabato, usciamo verso il mezzodì di domenica.

Max

lunedì 14 novembre 2016

Comodo

12  Novembre 2016


Sabato notte siamo entrati ancora a Comodo. Max, Nicola e Monia.

Stavolta fuori faceva freddissimo, e l'ingresso quasi svaporava. Ho portato il termoigrometro e preso le misure. Purtroppo stavolta abbiamo fatto male i calcoli, preparando materiale per scendere e con l'idea di fare movimento.

Dopo aver allargato il passaggio, passa Monia e scende per circa 8 metri stappando alcuni pavimenti.   In fondo c'è una fessura ventosissima e un pavimento toppo, e una piccola diramazione che risale per 5 metri. Il posto è fangosissimo e non si sa dove mettere i sassi se non incastrati in alto. Solo una persona riesce a lavorare e quindi gli altri muoiono dal freddo.

Riusciamo a stappare a mano anche l'ultimo pavimento di fango molliccio e appiccicoso.Dopo un mezzo metro di merdicchio, improvvisamente si riapre il nero e ci investe un fiume d'aria. Sembra che prosegua ma non é larghissimo. C'è un sacco di  materiale da togliere e bisogna organizzarsi bene per la prossima volta per portarlo verso l'alto. Due-massimo tre persone con tuta che tiene bene il fango gelato.Il fiume d'aria all'inizio è ovviamente caldo (due grafi fuori!!), ma dopo, con il fango addosso, si è rivelato una fonte di gelo maledetto.

Usciamo verso le 11 del mattino con il sole e senza una nuvola. Andiamo a vedere la zona della mega dolina, per fare foto panoramiche, fino a Vister, alla casa del Sig. Poma, che per l'ennesima volta ci offre il grande prato per fare Speleonotte in estate...

Max