domenica 17 febbraio 2008

Nasce il blog del Progetto sebino.

Anche il Progetto sebino approda in internet!

Questo blog vuole essere un'occasione per farci conoscere e informarvi sulle attività che stiamo portando avanti in campo speleologico nella zona del lago di Iseo in Lombardia.

Il Progetto sebino è una associazione che nasce in modo informale nel mese di maggio 2006 in seguito a una riunione fra quattro gruppi speleo lombardi.

  • Speleo Valtrompia
  • Speleo CAI Lovere
  • Gruppo speleo Montorfano
  • Gruppo speleologico Valle Imagna


PRESENTAZIONE DEL PROGETTO


1) INTRODUZIONE

2) INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DI STUDIO

3) OBIETTIVO DELLO STUDIO

4) METODOLOGIA DI RICERCA

5) VANTAGGI PER LE COMUNITÀ LOCALI

6) RISULTATI ATTUALMENTE CONSEGUITI





1) INTRODUZIONE
La ricerca speleologica in questi ultimi anni ha conosciuto un notevole incremento dovuto soprattutto allo sviluppo di progetti di ricerca, nati dalla collaborazione tra diversi gruppi speleologici, mirati allo studio di specifiche aree carsiche.

Allo stesso tempo lo sviluppo urbano ed i cambiamenti climatici hanno portato ad un aumento considerevole della richiesta idrica, risorsa naturale sempre meno disponibile che, soprattutto nel periodo estivo, costringe numerosi comuni del nostro territorio ad interventi di razionalizzazione all'uso dell'acqua.

A fronte di queste problematiche la ricerca speleologica, intesa come attività di ricerca scientifica di una determinata area carsica, sta assumendo un ruolo sempre più importante, fornendo dati e conoscenze raccolti durante l'esplorazione del sottosuolo, che altrimenti sarebbero impossibili da ricavare con la sola osservazione esterna.

Con questo intento è nato nell’aprile 2006 il "Progetto Sebino"
Progetto di ricerca speleologica senza scopo di lucro che ad oggi basa le proprie ricerche sulle risorse economiche dei gruppi costituenti.

2) INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DI STUDIO
L'area carsica oggetto dello studio si estende tra la Val Cavallina e la costa bergamasca del Lago di Iseo. Un territorio di circa 90 Km2, che si sviluppa all'interno dei comuni di: Fonteno, Parzanica, Vigolo, Tavernola, Riva di Solto, Predore, Viadanica, Adrara e Grone.

La scelta della zona di studio si è basata precedentemente sull'analisi a tavolino dei fenomeni carsici conosciuti e successivamente sull'osservazione in campo dei seguenti elementi:
formazioni geologiche tipiche per lo sviluppo di sistemi carsici;
morfologia superficiale con presenza di fenomeni epicarsici particolari;
limitata presenza di corsi d’acqua superficiali permanenti;
presenza di sorgenti alla base del massiccio con notevoli variazioni della portata;
assenza di studi scientifici sull’idrologia ipogea.



3) OBIETTIVO DELLO STUDIO
L’obiettivo del Progetto Sebino è lo "STUDIO IDROGEOLOGICO DEL SISTEMA CARSICO", con particolare riguardo alla:

individuazione delle disponibilità idriche ipogee per un eventuale utilizzo;
valutazione dell’impatto antropico sul sistema idrico;
tutela e salvaguardia dell’area carsica in esame.

4) METODOLOGIA DI RICERCA
Attività esterna :
analisi delle formazioni geologiche presenti in superficie con particolare riguardo alle linee di dislocazione (faglie, fratture, immersione degli strati) e loro correlazione col sistema ipogeo;
studio del sistema idrografico superficiale e sue correlazioni con quello ipogeo;
ricerca di nuove cavità, posizionamento degli ingressi su carte topografiche della zona, controllo e aggiornamento dei dati catastali delle cavità esistenti;

Attività interna:
esplorazione e rilievo topografico (pianta, sezione) delle cavità individuate;
documentazione fotografica e cinematografica degli ambienti sotterranei;
prelievi di campioni d’acqua per appurarne la potabilità;
misurazione periodica delle portate idriche e delle temperature di aria ed acqua;
individuazione del percorso idrico ipogeo con l’utilizzo di traccianti;
studio della meteorologia ipogea;
studio e classificazione della fauna ipogea;
studio e classificazione dei fossili;
studio e classificazione delle strutture cristalline;

Attività didattica e divulgativa
proiezione e presentazioni di filmati;
pubblicazione opera monografica e quaderni tematici;
organizzazione di corsi d’introduzione alla speleologia;
interventi didattici nelle scuole;
sensibilizzazione della popolazione alla salvaguardia delle risorse idriche sotterranee.

Sarà inoltre prevista l’eventuale pulizia e asportazione del materiale inquinante ritrovato all’interno delle cavità, portandolo all’esterno dove gli enti competenti provvederanno al loro smaltimento.


5) VANTAGGI PER LE COMUNITÀ LOCALI

I vantaggi per le comunità locali conseguite dallo studio del sistema carsico in oggetto può essere così riassunto:

valutazione della possibilità di sfruttamento delle risorse idriche del complesso ipogeo;
determinazione dell’impatto antropico sulle disponibilità idriche ipogee;
conoscenza dei risultati delle ricerche, in particolare: dati catastali, rilievi e posizionamento di eventuali punti di prelievo di acqua.

6) RISULTATI ATTUALMENTE CONSEGUITI

I risultati conseguiti dalla data di costituzione del Progetto Sebino ad oggi sono i seguenti:

riesame della maggior parte delle cavità ipogee a catasto, con stesura di nuovi rilievi e riposizionamento degli ingressi tramite strumento GPS;
verifica dell’attività epicarsica, soprattutto per quanto riguarda la formazione di voragini nel Comune di Vigolo (zona Ponte delle Tombe), a seguito di richieste da parte degli abitanti;
esplorazione esterna e ritrovamento di numerose cavità con circolazione d’aria (segno della presenza di fenomeni carsici comunicanti tra loro in grado di formare un “complesso ipogeo”);
presentazione di filmati e diapositive per far conoscere alla popolazione l’ambiente carsico presente nel loro territorio e per la sensibilizzazione alla sua salvaguardia.
scoperta ed esplorazione dell’Abisso Bueno Fonteno.

Quest’ultimo punto è senza dubbio il risultato più importante ottenuto finora, meritando una descrizione più approfondita.

L’ingresso dell’Abisso Bueno Fonteno venne ritrovato durante una delle esplorazioni esterne nel territorio del comune di Fonteno, nel mese di maggio 2006, ad un solo mese dalla data di formazione del Progetto Sebino, confermando le ipotesi precedentemente fatte sull’esistenza di un enorme sistema carsico sotterraneo.
In poco tempo “Bueno Fonteno” raggiunge il primo posto nella classifica delle grotte più lunghe della bergamasca, superando di gran lunga lo sviluppo della “Laca di Sponcc”. Dalla data della scoperta, al mese di Dicembre 2007, sono state dedicate all’esplorazione dell’abisso più di cento uscite, della durata media di 12 ore, anche se per il rilievo dell’attuale punto più profondo, posto a –463 metri dall’ingresso, ci sono volute più di 26 ore consecutive di esplorazione.
Ad oggi lo sviluppo planimetrico dell’abisso è di 13.700 metri.
Il risultato più importante non sta però nello sviluppo della cavità, ma nella morfologia degli ambienti scoperti. Enormi forre di altezza non misurabile senza l’ausilio di appositi strumenti laser, condotte tondeggianti del diametro di 5-10 metri, scavate dall’acqua in pressione (condotte freatiche), molte delle quali ancora percorse da fiumi sotterranei, grandi sale di crollo (Sala Mastodont: 60x40m, altezza presunta più di 50m), profondi pozzi in qui si tuffano i torrenti provenienti dalle forre (Pozzo Fonteno Beach – 55m).