lunedì 19 dicembre 2011

Report 18 dicembre 2011

Report 1

Questo week end è stato variegato. In diversi sono entrati in grotta e non.

Sabato, Luca, Laura e d io siamo stati nel bresciano, prescisamente alla grotta n.888 in esplorazione dall'ASB da qualche anno.
Luca è intenzionato ad effettuare un'immersione nel sifone finale, su richiesta del gruppo bresciano.
Abbiamo quindi trasportato le bombole fino al fondo (due sacchi), più relativo materiale (pinne ecc.), con supporto di altri quattro speleo besciani.
La progressione fino al fondo é di circa 1 km per un dislivello di 130 metri: ma le misure decisamente diverse da quelle a cui ci siamo abituati, hanno reso l'uscita più impestata del previsto. La pioggia del giorno prima ce la siamo presa tutta in grotta: gran parte dei passaggi sono strettoie spesso allagate, cunicoli e meandrini disagevoli. Ogni tanto anche ambienti in cui si cammina e i pochi pozzi comunque ampi.
La parte finale ha basse condotte allagate, e le bombole sono sistemate in una sala che precede il cunicolo del sifone (100 mt con solo spazio per la faccia e poi sifone).
L'immersione è in data da destinarsi, sicuramente dopo quella di Bueno.

Domenica, Laura, Livio e me, abbiamo girato in esterno due vallette in zona Cargadura, in pianta sopra i rami del fondo e soprattutto di VEDONERO. Nulla di fatto, nemmeno l'ombra di un nuovo ingresso.
Bello poi incontrare la squadra Edo-Laura-Rana che uscivano "belli freschi" da una punta di 16/18 ore in Bueno... Con supporto esterno di Paolo Tenga e Silvano.

massimo

report 2

io, Conte e robocop-korrad abbiamo fatto un trekking sino alla miniera Gottardo alto, posta lungo il sentiero che porta a Malga Aguina.
Nonostante il ghiaccio sulla mulattiera ci siamo infilati per un po' al suo interno.
Passaggi angusti e scavi nel puro strato sub verticale, ci hanno fatto desistere nell'esplorazione, comunque interessante per chi la volesse riprendere...



Sicuramente la miniera è antica data la morfologia dello scavo.

Ghiaccio & neve permettendo ci siamo riproposti sotto le feste di andare all'attacco della "X" misteriosa indicata dal Geologo Fenaroli.


VEZ

sabato 17 dicembre 2011

Campo 9-11 dicembre 2011

 

Purtroppo, l'immersione di Luca è saltata causa influenza del nostro miticone.

Peccato perchè le condizioni dell'Abisso sono sempre più ottimali se continua a non piovere: oggi (anzi, ieri...) il sifone era limpidissimo al punto che si intravvedeva l'imbocco della condotta sommersa.

Ma in programma, come "piano B" c'era la risalitazza di Carrigo, lasciata ferma in parete a + 20 la settimana scorsa.

Entriamo quindi venerdì sera, Laura R., Kraus, Dado, Fabio ed io.

Bueno è a regime idrico bassissimo, e si arriva al campo asciutti: cosa già molto vantaggiosa. E poi il ritmo è buono, e quindi entrati alla mezza e mezza, verso le 5 si va a nanna.

IMG_2329

Dopo 5/6 ore di sonno si parte, dividendoci in due squadre: io e Dado continuiamo la risalita, Fabio, Kraus e Laura sistemano un po' di traversi lungo il percorso rendendolo sempre meno pericoloso e più agevole. Buono anche perchè ora tutti cominciano ad armeggiare con trapano, corde, nodi, ecc.

La risalita di Carrigo è gran bella cosa.

Stavolta "testo" il trapano Metabo procurato da Corrado (che alla fine non lavora male, ma ha un po' di limiti con le batterie).

Un ambiente vasto che sale... ma si intravvede lassù il bucone nero che prosegue.

Non mi dilungo su tutto l'attrezzamento dell'artificiale, ma sono stati necessari parecchi chiodi causa tratti di placche marce a circa +30.

La lunga attesa dei prodi dabbasso è stata premiata dopo ben 50 metri secchi di verticale, con ultimi 15 metri parecchio aggettanti.

Ristabilita la squadra si prosegue con un'arrampicata forrosa, fino a raggiungere dopo breve la base d un nuovo camino giudicato da tutti veramente impressionante.

Dimensioni improponibili (in alto credo che tocchi i 20 metri di larghezza): i nostri fari, decisamente potenti, non riescono ad illuminarne il soffitto.

A rilievo indico in maniera fittizia 50 metri, ma potrei scommettere anche su 80 metri di bestione.

VEDONERO l'abbiamo finalmente trovato...

Con la solita cascata contro parete, un gran bel saltone a circa +30, e colata gialla calcitica, che contrasta fortemente con le pareti scurissime.

Inquietante e bellissimo allo stesso tempo: un mostro... perfettamente ellittico. Più si illumina in alto, più sembra che si ingrossi....

Carrigo

Euforia alle stelle, anche se qualche centinaio di metri di condotta o forra, non ci sarebbe dispiaciuto.

Questa gigantesca verticale ora supera il livello del ramo Fossile, e quindi dubito che sia collegata a qualche forra che parte da zone alte di Bueno: l'impressione è che si tratti di una struttura indipendente che va a intercettare Bueno, e quindi un nuovo abisso di cui cercarne l'ingresso.

E così, come per l'immersione, mi piacerebbe organizzare una bella "Risalita di Progetto", dove i vari risalitori si danno il cambio dopo 15-20 metri a testa.

Non ho idea di cosa possa esserci lassù quando si comincierà a camminare un po'.... forra o condotta, di sicuro sarà enorme e ci porterà lontano nella montagna...

I lavori di sistemazione armo si protraggono un po', per cui rientriamo al campo a notte inoltrata, tutti un po' provati, ma fantasticando di brutto....

Uno spettacolo!

massimo

mercoledì 7 dicembre 2011

Campo 2-5/dicembre/2011

 

 

Prologo

Finalmente la fatidica data di attacco al grande camino inviolato di Carrigo.

L'aspettavo da qualche anno....

E' un pozzone, con cascata notevole, stimato sui 40 metri e largo più di 10. Una bestia. Fermo lì da un po', nel settore più lontano del ramo del fondo (escluso Fangùl).

Impostato su una forra in faglia altissima, quasi 200 metri. Per ora ne abbiamo risaliti 160, tra forre e camini.

Lassù c'é l'ignoto totale, e si può salire per parecchio perchè sopra c'é tanto monte, quasi 800 metri: è quindi una campagna esplorativa che val veramente la pena da portare avanti, pur essendo impegnativa ci darà grosse soddisfazioni.

Comunque venerdì sera, verso mezzanotte si entra: Laura R., Rana (all'anagrafe Gritti Giovanni), Max.

Al campo base andiamo a dormire alle 4.20, con l'intenzione di riposarci un po', svegliandoci in mezza mattinata.

Capita però che non abbiamo sveglie funzionanti, nè orologi con sveglie.... o meglio, così è parso a noi....

Quando Laura esce dalla tenda e legge sulla sveglia nuovamente le 4.20, pensiamo che la sveglia comprata da un cinese, sia veramente fuori uso.

Prima preoccupazione: senza orologi, come faremo a sapere quando uscire? Boh!

Dopodichè il colpo di scena... la sveglia funziona... un altro orologio conferma.....ABBIAMO DORMITO DODICI ORE!!!!!!!!

La risalita tanto attesa, quasi quasi rischia di sfumare: per arrivare al camino ci vuole circa un ora e mezza dal campo...

Non possiamo che fare colazione con due bei piatti di tortellini scaduti a fine agosto, e volare.

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Riusciamo a portare a Carrigo parecchio materiale, sia per risistemare l'armo la prossima volta, che in previsione di future esplorazioni.

La cascata non è corposa stavolta, e quindi, seppur tardissimo, iniziamo la risalita.

Nel frattempo Laura sistema una tendina ristoro, perchè il posto è ventosissimo e nebulizzante: si bagna tutto...

Con il laser valutiamo il camino, che alla fine è un bel 40, e iniziamo le danze risalitorie.

Devo fare una nota di plauso al mitico Rana, che decide di imparare a risalire per la prima volta proprio in un mostro del genere.

Rana sale, velocemente e anche bene. Supera il tratto peggiore, quello sotto vento e acqua.

In circa due orette sale almeno venti metri.

Da lassù si può valutare bene quanto manca, e vedere che in alto c'è un gran bel buco nero da cui esce il fiume.

Ci fermiamo qua. Sapendo che se non avessimo poltrito, saremmo arrivati in cima in una volta sola.

Comunque soddisfattissimi.

Tanto tra una settimana la portiamo a termine....

Lasciamo in loco tutto.

La domenica, rassettiamo per bene il campo in vista della prossima immersione di Luca, e quindi partiamo verso le 15, uscendo perfettamente quattro ore dopo.

Apprezzatissimo il gran lavoro dei ragazzi della notte, che hanno risistemato il tubo sul P25, che ora non bagna proprio più.

Massimo