giovedì 31 gennaio 2013

Attività gennaio 2013


12 gennaio 2013


Era prevista per oggi un'entrata in Nueva Vida, ma causa mega influenzone inaspettato a Laura, abbiamo ripiegato per un giro disostruttivo esterno.
Il bel sole, almeno avrebbe permesso a Laura di non stare peggio.
Comunque siamo Laura, Grip, Livio ed io.

Purtroppo nemmeno al Campanaro si poteva andare, perchè ci mancava la batteria
alternativa (...).

E quindi ci siamo diretti verso la zona del Monte Sicolo, in cui si trovano già alcuni ingressi noti e soffianti.

Oltretutto, in settimana, Grip ed io abbiamo fatto un giro di gran parte degli ingressi sopra Nueva Vida, roposizionando tutto con GPS e monitorando con anemometro e termometro, la velocità dell'aria in uscita e la relativa temperatura, compresa quella esterna.
Queste misurazioni, riportate in tabelle e ripetute nel tempo, dovrebbero
darci un quadro statistico più attendibile circa la circolazione dell'aria e la connessione di altri ingressi alti al sistema. Nel frattempo sto preparando la carta con i vari ingressi a seconda di come si comportano.
Il risultato è sempre molto interessante.

Sul Sicolo, c'è Precario, che butta fuori aria a oltre 1 metro al secondo, in
regime di quasi stallo tra esterno e interno...
A circa 30 metri di profondità ci fermammo su un tappo, alla base di un pozzo.
E' evidente che ci è sfugito qualcosa di importante.
Di sicuro prossimamente lo riguarderemo minuziosamente.
Il dislivello con Bueno, supererebbe i 1000 metri.
Più sotto di una ventina di metri in linea con Precario, c'é Pozzo Ripieno, che risulta colmo di spazzatura, ma è un vero pozzone a cielo aperto, sui 4x3 metri. Senza aria.

Iniziamo quindi ad asportare il materiale, perchè in basso si vede che prosegue, e sotto sembra anche vuoto, ma dopo qualche ora tra vetri, bottiglie,
ferri e marciume, diciamo basta.
Unica nota positiva, alcuni ferri di cavallo antichissimi, che secondo me sono un segno di buona fortuna.
La zona è molto interessante: se ci sono già 2 ingressi, ne troveremo altri.
Lasciamo il materiale dietro ad un cespuglio, e inizia la caccia da quota 1200 in su fino ad oltre la linea di cresta circa a 100 metri sotto.
Il panorama alpino da lì è spettacolare.
Cerchiamo di muoverci per logica, seguendo direzione e inclinazione dei pacchi di strati (chein carta geologica confermano sia Sedrina).
Ad un certo punto sento urlare da Livio la mitica parola: BUCO!!!! BUCOOOO!!!!

... CON
ARIA!!!!....UN'ARIADELLAMADONNA!!!

Corro. Non è possibile. Spettacolo.
Si ricomincia!
Olè!

Trovo Laura che ha ripreso colore, e con un masso a due mani cerca di sfasciarne un altro.
Grip è tornato al cespuglio a prendere gli attrezzi da scavo, e intanto ci godiamo il bel soffio d'aria calda che ci arriva da chissà quale profondità.
E non è poca quell'aria, perchè oggi fa veramente caldo.
O comunque noi il freddo non lo sentiamo più...
Siamo intorno ai 1230 metri di quota, e la cosa stimola già sogni di profondità incredibili per Fonteno.

Già a mano facciamo dei danni, ma poi quando arriva Grip inizia la consueta
devastazione.
Alla fine si apre un nuovo ingresso.
SICOLOGICO

Al Dott. Palamidese, l'autore della scoperta, l'onore di entrare nella mini saletta sotto di noi. C'è terra da asportare, ma le pareti sono già molto concrezionate.Poi, sprofonda fino all'anca nel buchetto da cui proviene il vento.
Lo scarpone non tocca intorno...

Mentre cala il sole, penso che magari oggi avremmo esplorato qualche centinaio di metri nuovi in Nueva Vida...... ma un ingresso che butta vento caldo
quasi in cresta, bello nuovo nuovo...sia stato un ottimo ripiego.
Non tutte le influenze vengono per nuocere.

Un'altra porta sta per aprirsi... 
 
 
16 gennaio 2013 
 In programma ancora un giro attività.
Siamo: Livio, Grip ed io,
Saltato il traverso del pozzone in Nuevavida (ma lo faremo prossimamente), ci siamo dedicati ancora alla ricerca ingressi alti.
L'abbondante nevicata già da sopra i 400 mt di quota, ha reso l'avvicinamento impossibile da Fonteno, quindi siamo passati da Grone, segnando un buco nuovo lungo la strada.
Siamo arrivati in zona Coletto, con la neve già alta, e le catene al gippone, e da lì siamo partiti per il M. Sicolo.
Circa un'oretta l'avvicinamento, con neve agli stinchi,buferetta e nevicata assieme.
Un freddo cane.

Arrivati in zona Sicologico (che identificherei in Sicolandia), abbiamo con noi il materiale per scavare, ma vista l'abbondanza di neve e la temperatura polare, decidiamo di fare un giretto a caccia di altri buchi.
Ne posizioniamo ancora altri 5, da disostruire e con neve bruciata intorno.
Uno di questi in particolare, sembra che a breve sarà transitabile.

Vedremo a breve come andrà a finire...

20 gennaio 2013
 
 Nonostante le condizioni meteo da K2, abbiamo rispettato il programma di andare a forzare l'ingresso alto scoperto in settimana.
Siamo in una bella squadretta: Max, Laura, Livio, Massimiliano, Andrea, Grip e Kraus.
Nevica tantissimo già a Paratico, la mattina presto.

Si arriva a S.Fermo con catene e lasciamo le macchine con parecchia strada da fare a piedi, forse due ore con zaini altamente appesantiti (corda, trano, moschi, piedediporco, ecc).
Nei momenti in cui si riesce a vedere lontano, il panorama è pazzesco. Una giornata memorabile.
Ottima giornata anche per sfoderare un bel paio di ciaspole.

Arriviamo in zona e piazziamo il telo a ripararci dalla neve sopra l'ingresso che sbuffa aria calda.
Come sempre, pagheremo l'idea di andare direttamente a -500 e di portare i relativi sacchi di materiale prima di aver visto cosa c'è sotto.
(tutto allenamento.... tutto allenamento....)

Livio entra per primo, seguito da tutti, mentre Laura e Kraus trovano ancora ingressi da disostruire che soffiano, e vengono posizionati.
Noi scendiamo il n.4 (Qator?).
Sotto il buco iniziale, si scende per circa 10 metri in un bel pozzo, con un
bellissimo calcare (Sedrina), di cui sono evidenti i pacchi di strato, e l'inclinazione.
Alla base ovviamente c'è una frana, e troviamo il passaggio seguendo l'aria...
Unica cosa è che è un tratto in cui il fango batte tutti.
Bisogna anche disostruire, perchè si tratta di lastroni appoggiati, e le punte del trapano passano dall'altra parte.

Comunque sotto si sente un altro pozzetto, e continua col vento...

Effettuiamo la topografia, rimandando il tutto a periodi meno glaciali.
Intanto abbiamo un quadro generale dei buchi soffianti in zona.
E quando si scioglierà la neve, la zona sarà più abbordabile.

Il viaggio di ritorno alle macchine è stato una simpatica mazzata per tutti. 
 
 
23-24 gennai0 2013 
 
 Siamo stati ancora in giro a caccia di ingressi.
Stavolta ci siamo dedicati più a Bueno che ad altro, e quindi
abbiamo girato in zona attorno alla Fessura del Bramba.
Scesi in valletta, siamo rimasti sbigottiti dal fatto che nonostante ci fossimo
passati più volte, non avessimo visto alcuni ingressi ben evidenti.
O meglio: forse visti nel 2007, senza il bestione lì sotto, o forse in 
stagioni non favorevoli.
Fatto sta che individuiamo almeno 4 o 5 probabili ingressi, ma seriamente.
La gran parte sembra siano legati a scollamenti, invece hanno lo stesso funzionamento di Nueva Vida. Cioè sono sempre meandri, che entrano o come spaccature o tramite interstrati, e poi inclinano ed entrano dentro.

Ci incaponiamo con uno di questi, che aspira aria in maniera evidente.
Spostando pochi sassi, si vede già il cunicolo che va avanti.

Siamo sempre Grip ed io.
Il mercoledì lavoriamo a disostruire l'ingresso perchè abbiamo poco
materiale.
Torniamo anche giovedì, con tutto il pomeriggio a disposizione (torneremo poi dopo la mezzanotte a casa...) e materiali pesanti.
Con noi anche Siro per un'oretta (e cane).

Passiamo l'ingresso che ora è comodo, e poi allarghiamo ancora verso il basso:
c'è una saletta e scende. Il fondo è tutto di terra asciutta, si può scavare e va avanti. Lo spazio è di 2x2 e alto 70 cm. In avanti continua ma bisogna portar fuori la terra.
Disostruiamo uno dei due cunicoli che vanno avanti dritti, ma è ancora stretto e si dovrà allargare ancora. In avanti proseguono tutti e due, aspirando aria
(considerare che si trovano in una zona di ipotetico stallo, perchè intermedi come quota tra Nueva e Bueno.

Rileviamo tutto.Lo chiamiamo Maceria Grigia.

Prima di tornare alla macchina, ci dedichiamo a ravanare ancora qualche ingresso (ore 22...) e riusciamo a far franare dal basso dei massi incastrati in un
meandrino poco distante.Risultato: bisogna far scendere ancora un po' di cosine, ma in alto poi si sta in piedi e sembra andare avanti. Il nome è Sale Giù.

Ne troviamo almeno ancora tre da vedere per bene: basta spostare sassi o scavare un po' la terra, e si vede che c'è la condottina che parte o il meandrino.

Siamo sopra di circa 40 metri a rollohill e Gran Rondò....

Un'altra cosa da non sottovalutare è la Fessura del Bramba (già a catasto, ma non rilevata in passato), che butta fuori un'aria notevole.
Secondo me, potrebbe avere legami con Nueva Vida che non è lontana, oppure con il ramo di No-Trano, anche se non quadra il giro del vento...

Si vedrà.

Il parco giochi ora è sempre più ricco a vario: negli ultimi 2 mesi, oltre alla botta di Nueva Vida, abbiamo aperto, rilevato e posizionato nuove 16 grotte.

Nueva Vida, Interstrato, Campanaro, Maceria Grigia, Sale Giù, due sopra
Frigido, uno sopra il Bramba e 8 ingressi in zona Sicolandia.

26 gennaio 2013 
E' stata una giornata molto bucolica... nel senso che abbiamo lavorato in parecchi buchi, tra quelli visti in settimana da me e Grip.

Siamo in una bella squadra di disostruttori violenti: Livio,Fabio, Max, Cristiano, Silvano, Vez, e nel pomeriggio Grip accompagnato da Signor e Signora Grip.
Con noi anche una mega mazza, di cui non ricordo il nome, ma ne ha avuti parecchi in giornata: in ogni caso, faceva saltare le pareti... bastava
urlare...

Quindi prendiamo di mira un po' tutto, dopo aver presa visione del parco giochi odierno.
Livio e Fabio rilevano innanzitutto la Fessura del Bramba, Kristiano e Silvano allargano Maceria Grigia, e il resto della squadra lavora a Sale Giù e ad una condottina in parete vicina una decina di metri.

Vengono anche trovati un principio di pozzo da disostruire (riempito e con uno scheletro di mucca dentro:... quindi se ci stava una mucca....), che verrà nominato Bus del Bo, e poi un ingresso in parete simile a Nueva Vida (Silvano e Livio si sono calati da una parete in valletta poco più avanti).

Alla fine, il segno del nostro passaggio in valletta è più che evidente: la devastazione di colore marrone e grigio, di materiale proveniente dal sottosuolo... contrastava nel bianco della neve.
Nuovi ghiaioni di terra e macerie. Lastroni e pezzi di strato divelti.
Di sicuro i vari ingressi sono ora facili da trovare.

Non riusciamo in ogni caso a sfondare in prosecuzioni da urlo, ma in quasi tutti c'è ancora da lavorare. Alcuni aspirano aria in maniera evidente, ed è ipotizzabile che comunichino con Bueno, che si trova circa 40 metri sotto...
Ci sarà da disostruire ancora, ma prima o poi qualcuno di questi ci farà passare ancora.


Rileviamo il rilevabile, posizionando tutto e facendo le foto agli ingressi.
 
30 gennaio 2013 
E' stata una giornata 
molto bucolica... nel senso che abbiamo lavorato in parecchi buchi, tra
quelli visti in settimana da me e Grip.

Siamo in una bella squadra di
disostruttori violenti: Livio, Fabio, Max, Kristiano, Silvano, Vez, e
nel pomeriggio Grip accompagnato da Signor e Signora Grip.
Con noi
anche una mega mazza, di cui non ricordo il nome, ma ne ha avuti
parecchi in giornata: in ogni caso, faceva saltare le pareti... bastava
urlare...

Quindi prendiamo di mira un po' tutto, dopo aver presa
visione del parco giochi odierno.
Livio e Fabio rilevano innanzitutto
la Fessura del Bramba, Kristiano e Silvano allargano Maceria Grigia, e
il resto della squadra lavora a Sale Giù e ad una condottina in parete
vicina una decina di metri.

Vengono anche trovati un principio di
pozzo da disostruire (riempito e con uno scheletro di mucca dentro:...
quindi se ci stava una mucca....), che verrà nominato Bus del Bo, e poi
un ingresso in parete simile a Nueva Vida (Silvano e Livio si sono
calati da una parete in valletta poco più avanti).

Alla fine, il segno
del nostro passaggio in valletta è più che evidente: la devastazione di
colore marrone e grigio, di materiale proveniente dal sottosuolo...
contrastava nel bianco della neve.
Nuovi ghiaioni di terra e macerie.
Lastroni e pezzi di strato divelti.
Di sicuro i vari ingressi sono ora
facili da trovare.

Non riusciamo in ogni caso a sfondare in
prosecuzioni da urlo, ma in quasi tuttii c'è ancora da lavorare. Alcuni
aspirano aria in maniera evidente, ed è ipotizzabile che comunichino
con Bueno, che si trova circa 40 metri sotto...
Ci sarà da disostruire
ancora, ma prima o poi qualcuno di questi ci farà passare ancora.


Rileviamo il rilevabile, posizionando tutto e facendo le foto agli
ingressi. 
 
30 gennaio 2013  
 
Nel pomeriggio Kaus, Grip ed io siamo stati ancora ad allargare l'ingresso dell'ultimo ingresso ritrovato, a monte di Nueva Vida, e con forte aria on aspirazione.

GIUNTA CHINTE.

La temperatura in valletta era glaciale. Il posto a quanto pare non vede mai i raggi del sole.

Chiaramente eravamo carichi di attrezzi.Le mazzate sono state continue, sia perchè mana mano che si allargava il buco aumentava anche l'aizzamento, e sia
perchè aumentava anche l'aria, e quindi il gelo bastardo.
La strettoia iniziale, praticamente individuata grazie alle nuove strumentazioni a raggi X carsici (il bucherozzolo stavolta nemmeno c'era), ci ha fatto lavorare per ore a testa in giù.

Dopo circa 8 ore di disostruzione pesante Grip è passato quel tanto che bastava per poter comunicare ai due pinguini fuori cosa ci fosse...

Fiume di vento.Saletta.Condotta di 4/5 metri percorribile e....parete bianca....
...ambiente GROSSO...e l'ignoto....

Lo abbiamo riposizionato, e sembra sia in buona posizione per regalare buone sorprese, oltre alla giunzione che a logica sembra scontata, con Nueva Vida.

In ogni caso, c'è una nuovo fiume di vento che si infila nella montagna.


Max


lunedì 7 gennaio 2013

Epifania in Nueva Vida.

Salone Sbregone
Continuano le scorribande in Nueva Vida.
Questo sabato entriamo in staffetta.
Alla mattina Max, Massimiliano, Livio, Kraus, Giuliano e Ale, mentre al pomeriggio arriveranno Edo, Laura M. e Silvano.

Ci dividiamo subito. I primi tre rimangono indietro con compiti video-fotografici. Gli altri andranno a proseguire il ramo a monte sopra il Salone Sbregone dove rileveranno oltre un centinaio di metri, ed esplorano quindi tre vie che si fermano su prosecuzione e sotto camino o traverso.

La squadra "Sergio Leone" riesce a portare a casa sia qualche ripresa che foto, e poi si dirige verso la Sala delle 5 vie, dove esploriamo una di queste diramazioni a monte, rilevando almeno 150 metri nuovi.
Ci fermiamo sotto un camino con acqua e un attivo che prosegue. Una terza via è da vedere perchè prosegue ma in alto è un pò stretto.




Forra in faglia


A ritorno troviamo sotto la Sala dei Tre fiumi anche i ragazzi del pomeriggio. Si va quindi tutti a fare il traverso sopra il P170 e nel frattempo si fanno ancora riprese e foto.
Il traverso non è una passeggiata: Edo riesce a salire quasi fino in cima, ma poi la roccia è marcissima, e per chi attende è veramente il regno di Gelindo.
Lassù si è a +180 ed è meglio mettere chiodi che suonano bene. Così sistemiamo un armo fisso, e ce la studieremo meglio, lasciando le cose in attesa.
Ma la voglia di esplorare è ancora buona, in fondo è solo quasi mezzanotte, e così mentre Livio, Ale e Giuliano escono, il resto della banda torna alla Sala dei Tre Fiumi con la "robba" da risalita.
C'è un condottone sospeso che ci chiama... vogliamo raggiungerlo ed è a circa 10 metri di arrampicata.
Con mezzi tecnologici avanzatissimi, e con tecniche alpinistiche medioevali, si strappa la tuta come Hulk ed esce fuori un supereroe non nuovo nel Sebino: é Santa Kraus, che arrampica, traversa e passa sotto un macigno-pressa-intabile, regalandoci un'altro bel condottone nero, largo 4 metri e alto altrettanto, che se ne va nel nero.
Ripristinata la squadra, si prosegue per mano nel tunnel che non è altro che un livello superiore al crollo che genera le 5 Vie. Infatti vi arriviamo sopra, giusto per vedere che davanti (bisogna fare un traversi lungo ma
facile) c'è un ambiente enorme che sale (ma che forse va anche avanti) e con acqua. Poco prima, un bivio alto ci fa entrare in una saletta con una colata concrezionale fantastica (La Strafigata), e constatare che
un'altro finestrone collega con la sala delle 5 Vie (e il rilievo collima alla perfezione!).

Alla fine della fiera, rileviamo circa 370 metri nuovi, e Nueva Vida supera i 2 chilometri per bene.

Lasciamo in loco il materiale per l'artificiale, perchè prossimamente ci sarà da divertirsi ancora. Ci sono almeno una decina di risalite abbordabili, tutte verso arrivi attivi che salgono, e non superiori ai 15 metri.



Ora il rilievo comincia a diramarsi, e i meandri in arrivo si staccano dalla faglia in maniera ortogonale puntando dritti verso le tre grottine superiori (Interstrato, Macignopoli, Buco Bata e Friggido), a
cui siamo sempre più vicini.

E lo spettacolo continua...

Usciamo con l'alba che comincia a rischiarare il cielo.

Max