sabato 21 maggio 2011

Campo base 13/15 maggio 2011

 

La squadretta del week era composta da: Kraus, Fabio, Grip, Laura R., Max

Purtroppo non si riesce mai ad entrare "presto" al venerdì, e quindi tra cena e preparativi si arriva alla mezzanotte.

Il periodo siccitoso, rende sempre più amabile la discesa, e quindi in tre orette siamo al campo. Poca acqua e gioco di correnti d'aria che si alternano a tratti, da circolazione estiva a invernale, con momenti di stallo di circa 7-10 minuti: un fenomeno particolare tipico del cambio definitivo di stagione.

Al campo, un po' di rassetto e baldoria ci vuole sempre quindi la buonanotte arriva che probabilmente "FUORI" è già mattina...

Al sabato "quasi pranzo" inizia il fervore esplorativo: una squadra farà riprese video, l'altra dopo un po' di rilievo, darà inizio alle danze.

Devo sprecare due parole sulla zona (La regione degli Deì) che stiamo esplorando: è fantastica. Un mega pozzone (Il pozzo degli Avvisati) che sale a salti, con concrezioni mai viste in Bueno. Sembra tutto finto, bianchissimo e lucido... di plastica. Enormi colate bianche, meduse gigantesche, stalattiti da tutte le parti.

Di negativo è il nostro passaggio, che inevitabilmente inzozza...

La verticale non scherza, è di 66 metri e in certi punti larga anche 15/20. Un breve meandro e condotta alla sommità, portano alla saletta dove si trova la Fonte degli Deì, una vasca da poster. Sopra si intravvedono ancora organi tipo quelli di grandi cattedrali... (e infatti "L'organo del Templare" è già il prossimo ambiente).

Mi è difficile spiegare l'epopea del Templare, ma credo che da qui in avanti sarà l'entità-guida-mattacchiona dell'Abisso... evocata in maggioranza piena dai frequentatori del Campo base...

Ormai il mitico "Templare" è alla base di ogni speranza e imprecazione... non so se qualche altro vorrà meglio illustrarvene saga e gesta.

Il Templare è lassù... un po' concede, un po' cerca di prenderci per il cul...

Proseguiamo nella risalita, e dopo un altro P10, siamo ad un'altra base di camino, veramente fiabesca. Credo il luogo più bello di Bueno in assoluto, e a pari merito con le eccentriche di No-China, in Wildewest.

I mitici riescono a riprendere il tutto... vedrete che roba...

La presenza di stalagmiti grosse, ci permette di risalire alcuni tratti con tecniche da ranch Orfei (lazo e piroette in aria). L'ultimo tratto è un altro P15, con svariate difficoltà: parete concrezionata e marcia ai lati. E aggettante, per di più... (e gli ultimi fix che girano nella roccia...).

Ma in cima si intravvede la condotta!!!! Sta a vedere che il Templare ci premia. Inizia la ola....

Ci sono.

Entro.

Pensate, a quasi +100 di risalita, un fiume di concrezione mi riempie la maledetta condotta e chiude...

Chiude...

Una stanzetta nel soffitto con un buchino di fango di merda....

Chiude cazzo!

Bestemmie infinite per il Templare..... bastardo maledetto....

Nella discussione su come e quando effettuare il disarmo in doppia, mi fumo la "sacra paglia della disperazione"...

Voglio rimanere nella nebbia... Ne fumo due...

Ma....la nebbia sale... La seguo... va verso il buchetto di fango....

Non è possibile....

L'aria ha invertito. Ora sale veloce...

Sale di brutto nel buchetto... ma se non ci passava un pugno....

Vado a rivedere, sposto due sassi fangosi che occludono e... sopra è NERO....

NERO!

NERO!

NEROOOOOO!!!!

E il Templare ridiventa un amicone...cori da ultrà in suo favore...

Si mette in moto la macchina LauraGripKraus e A MANO spaccano tutto.

In un'ora passano.

Salgono.

Salgono altri 10 metri in una condotta inclinatissima e a +112 dalla base si dovrà chiodare ancora: il soffitto si vede, è lì sopra e il buco che lo sfonda anche...

Adrenalina da vendere...

Bellissimo.

Incredibile.

IMG_2913Bueno non smette di farci sognare, e adesso siamo ad un'altezza dove potremmo reincrociare piani più orizzontali. L'abisso dovrebbe riesplodere da un momento all'altro.

Il sapore della tortellinata al campo, credo che non lo troveremmo nemmeno nel miglior ristorante del mondo. Stavolta con blocchi di grana e pancetta affumicata... si accettano prenotazioni...

Festino, riprese, grappa, cazzate al vento "a valanga"... e si torna a dormire alle 5 di mattina.

Assicuro che dopo una ricca colazione, si parte dal campo in gran forma.

Partiti verso le 14 e con una sosta al Fossile, usciamo dopo le 18, con la gradita presenza del mitico Yanni e un cesto di ciliege all'ingresso.

Non sembra nemmeno di essere entrati due notti prima...

Alla macchina leggo negli occhi di tutti la voglia di ritornare ancora là...

ebbè... il Templare chiama....

massimo

venerdì 20 maggio 2011

Emozioni “Bueniche” by Dart Laura

 

Prologo

Sono nata al mondo notturna, con uno spirito solitario e tenace. Ho viaggiato, ho viaggiato molto riuscendo a muovermi nel mondo più di quanto sia mai stata in grado di farlo nei luoghi che dovevano essermi più familiari. Ho visto molto delle brutture e delle bellezze che il mondo racchiude, ho avuto moltissimo e perduto ancora di più. IMG_2907

Irrequieta sono approdata a Bueno e dalle trecce da bambina, la chioma sciolta da ragazza, il chador da giovane donna avventurosa sono giunta al mio kasko Petzl.

Orgogliosissima.

Mi sono immersa in Bueno grazie al fatto che, nonostante un crazy-show di provenienza poco sospetta, qualcuno ha creduto in me e nella mia "testa".

 

Mi sono addentrata in Bueno digiuna della materia: da me, per ora, non avrete numeri, definizioni tecniche, per quelle c'è tempo; la mia visione è di pancia, una mano sul cuore. Il mio approccio è stato nudo, istintivo, naturale e lo è ogni volta di più perché la familiarità con gli attrezzi mi permette di assecondare il mio bisogno: respirare la grotta senza filtri. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza Kraus, Massimo e Gripp che al primo campo mi hanno accudita e seguita con la capacità di lasciarmi "libera" di vivere gli spazi a modo mio; loro più "pensierosi" di quanto lo fossi io, più preoccupata di rallentare il loro passo che altro... le mie scuse si sprecavano. Ora, al mio terzo campo, fino al Fossile, ho aperto io la strada del ritorno, tanto che hanno deciso di appiopparmi il sacco trapano la prossima volta! Forse mi dovevo giocare meglio le carte da femmina..

Mi sento fortunata, siamo affiatati e il mix che ne esce è esilarante, non credo di aver mai riso tanto così a lungo. Abbiamo personalità diverse, ovvio, ma credo che il neurone "grotta" nella nostra testa sia familiare. Sto scoprendo lati di me di cui sono fiera e altri meno edificanti: non sono brava quanto speravo ad ironizzare su me stessa..forse.       Migliorerò.

Squadra

Bueno è così, ti mette di fronte a gran parte di quello che sei, ma va bene, ogni volta impariamo il valore delle nostre debolezze. Il ritorno che ne ricevi è pari al rispetto che le porti, alla curiosità, alla passione che è una spinta inesauribile: non comprensibile completamente finché non la vivi.

Nasco a Bueno col Mostro degli Avvisati, battezzato così in memoria della polemica pre-primo-ingresso: il Mostro sono io (in senso positivo e non l'ho detto io..), gli Avvisati sono quelli che hanno avuto il coraggio di rischiare ad avermi con loro. Massimo, Gripp e Kraus vi hanno già dato le "coordinate" e sottoscrivo tutta la gamma di emozioni, urla e sospensione del respiro che vi hanno descritto..All'Organo del Templare ci arriviamo al terzo campo che vede anche la presenza di Fabio che mi ha fatto scoprire la bontà dei pomodorini su un velo (poco velo) di salame sdraiato su un crostino servito su un plastik-piatto-rosso nella nostra lounge a quasi -440mt e grazie al quale (Fabio, non il salame) mi sto facendo una cultura sui troglobii...

Insomma, senza perdersi in giochi di pensiero...Sguardo ammirato alle linee morbide di ovattato candore delle concrezioni che si perdono fin dove arriva lo sguardo, in un ambiente immerso in aria bagnata e nebbiosa....tanto che, in tenda, ripensandoci, sono arrivata alle lacrime.

Abbiamo anche ritrovato un baby-Pippo, sì, un fratello-pipistrello, concrezionato in una vasca...povero..caduto dal nido quando il letto di fango su cui si trovava si è scaldato e sciolto, causa dell'alito fumante del cavallo razza Steinberg di proprietà del Templare che ha mollato l'unicorno perché ormai fuorimoda!  Chissà come avrà fatto ad arrivare fin lassù...o laggiù. Mi spiace per chi legge, perché ogni esplorazione, ogni scoperta, porta con sè tutta una serie di considerazioni, fanta-storie create al momento che è difficile da far passare se non vengono vissute..inabissarsi per credere e, forse, vi sveglierete anche voi con una chiamata persa sul cellulare fatta da Sir Templare.

"E' adesso che la festa inizia!" (Anakin aka Dart).

 

 

L'uscita è sempre emotivamente dolorosa, per me, l'ultima volta, alla partenza dal campo, quasi un male fisico.

L'ultima quieta riflessione scatta sempre quando arrivo al Fossile: " ? a cosa pensi quando le luci del nostro passaggio si allontanano, quando la nostra presenza caciara ti abbandona per un breve momento; a cosa pensi quando l'unico suono udibile è quello dei fiumi, dell'acqua che come sangue ti scorre nelle vene?"

Mi piace pensare che Grotta è un nome femminile: eterna, fedele, piena di mistero.

Il passo dal Fossile al confuso movimento del mondo esterno è breve, ma questa volta ad aspettarci c'era Yanni con il suo sguardo innocente e le sue definizioni del mondo "dal sapore poetico", ciliegie rosso vermiglio in un cestino colore dell'erba accompagnate da birra fresca.

Sono belle le strade difficili.

Laura@

martedì 10 maggio 2011

Attività 09/05/11

 

Questo week end l'attività da "campo base" ha avuto una sosta.E quindi l'uscita è stata solo domenicale.

Siamo andati a proseguire la disostruzione sul fondo alla Laca della Foppella, in cui già le settimane scorse si era iniziato ad allargare.

Il ritrovo domenicale è "sciallo", e quindi alle 9.30 cappuccio a Fonteno: Fabio, Laura R., Max.

La giornata è ovviamente tutta dedicata a scavo e disostruzione, oltre ad aver rilevato la grotta a nuovo.

La strettoia di fondo non è semplicissima in quanto scende inclinata, stretta e mista a fangoroccia. Il passamano è il solito da contorsionisti. Man mano che si allarga però aumenta l'aria (in entrata, ingresso alto... ottimo): risucchia ogni tipo di odore... e quindi l'idea del secondo ingresso di Bueno prende sempre più piede.

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A pomeriggio inoltrato il diaframma bastardo cede, e oltre sembra che continui nero e vuoto... l'euforia come sempre sale e dopo altri addolcimenti Laura riesce a infilarsi.

La via continua... ma dopo pochi metri è stretta e fangosa... un lavoraccio impestatissimo. Guardiamo dovunque ma la risposta è sempre la stessa.

Delusi, ce ne torniamo fuori, lasciando questa porta al momento un po' socchiusa... ci sono vie troppo grosse che vengono prima!

Per chi volesse provare a proseguire, è giusto sapere che la grotticella si trova 100 metri perfettamente sopra il ramo di Ariasanta, la regione più remota a monte dell'abisso.

Massimo

martedì 3 maggio 2011

Campo 29/04 – 01/05/2011

 

Report Massimo

Entriamo attorno alle 23.40 venerdì sera: Kraus, Laura R, Grip ed io. Arriviamo in 4 orette al campo andando tranquilli. L'acqua era un po' più delle volte scorse, merito delle piogge degli ultimi giorni.

Al campo, dopo aver sistemato alcuni tiri di rilievo, baldoria serale.

Il giorno dopo, ci dirigiamo prima nella condotta trovata a soffitto a Megasnake. Vista molto bene da Laura e Kraus, prosegue in scavo, larga ma da scavare e c'è aria.IMG_2830

Poi diamo inizio all'ennesima risalita in artificiale, proseguendo il "Mostro degli Avvisati", l'ultima grande verticale in esplorazione.

In alto è molto vasto, ed un meandro a soffitto senza pavimento, ne comunica le due estremità a circa 20 metri di distanza... Quindi due meandri in cima, uno di fronte all'altro ma con un megapozzo largo 20 metri che li separa.... pazzesco.

La risalita è faticosa nei primi 15 metri (e ci troviamo già a + 35 dall'inizio) perchè a tratti é aggettante. Al centro di questo mega camino, una colata concrezionata bianchissima, fa veramente emozionare: poche volte abbiamo visto colate così belle.

La seconda parte di parete, presa letteralmente d'assalto, è di altri 15 metri completamente verticali: alla fine riesco a raggiungere il meandro in cima. Il pozzo risalito in totale è un P60, niente male...

Fatto l'armo finale e ricomposta la squadra, si riparte. Entriamo in un meandrino dal pavimento concrezionatissimo e sempre bianco, poi saliamo in un accenno di condotta e sbuchiamo in una nuova sala con una vasca talmente bella, che dovremo IMG_2856fotografarla per descriverla... Tutti ovviamente ne beviamo le acque, in segno di ringraziamento. Più sopra, dopo i prossimi 15 metri di verticale, si intravede la prosecuzione in un ambiente enorme e con colate di svariati metri... che supereremo la prossima volta...

Quindi continua.... e siamo a + 75 metri dall'inizio, e a pochi minuti dal campo.... spettacolo! Rileviamo per ora circa 150 metri nuovi.

I festeggiamenti del sabato sera ovviamente sono proseguiti fino a tarda notte, dopo la consueta pentolazza di tortelli.

Domenica, rassetto generale del campo e partenza alle 12.30. Usciamo in cinque ore con pausa al Fossile.

massimo

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Report Kraus

 

Grande esplorazione! Durante l'ormai consueto minicampo mensile di due notti, una squadra ( Kraus - Aracnia) si è impegnata nello scavo di una condotta semiostruita nel ramo di Megasnake mentre un altra squadra ( Max - Grip) si dedicava al completamento della risalita del mostro degli avvisati.

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Dopo svariate ore lo scavo della condotta è stato sospeso e ci siamo riuniti tutti in cima al mostro ormai domo. Spettacolareeeeee!!!!! Il pozzo mentre sale si sdoppia e si espande sempre di più.
La risalita si è sviluppata lungo una colata cosparsa di meduse di un biancore abbagliante. Si prosegue in un corto meandro che sfocia in una sala-pozzo la cui base è un trionfo di vaschette concrezionate. Dieci metri in alto una finestra che raggiungeremo la prossima volta da accesso ad ambienti vastissimi che si spingono ancora verso l'alto al limite delle nostre luci. In totale siamo giunti ad oltre i 70 metri di dislivello dal campo base.
Inutile dire che siamo usciti ululanti come un branco di coyote.......

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Report Grip

Mi riprometto sempre di scrivere qualcosa sulle uscite ma non ho mai tempo, questa volta il tempo DEVO trovarlo perchè l'uscita di questo week è stata semplicemente la più bella di sempre. Non mi dilungherò sugli aspetti fantastici della "vita da campo base" di cui già si è detto in passato, piuttosto voglio tentare di raccontare il tutto in una chiave un pò più ironica di quanto non abbia fatto Sua Carsità Sir. Max Pozzo.

In effetti in 4 ore tranquilli tranquillini arriviamo al Camping Collosso: rinnovo i miei complimenti a Laura, ribattezzata Aracnia, che davvero migliora alla velocità della luce (visto il contesto, direi del buio...).

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Poco prima di arrivare al Campo, Sua Carsità chiede chi voglia aiutarlo nel rifinire il rilievo degli ultimi "tiri" subito prima del Campo stesso...vengo io, vai tu, vai tu, vado io, morale della favola il festival del demenziale comincia con un mio :"...Dai vengo io perchè voglio avere un ruolo DI RILIEVO..."....va beh, fa schifo, ma come l'ho raccontata io era bella, peggio per voi che non c'eravate, noi ci siamo messi a ridere tutti. Tiè.

Mentre noi rifiniamo il rilievo, Kraus armato di mini-piccone scava come un forsennato panchine e ripiani nei pressi della cucina (?!) del campo...addirittura ne scava una munita di braccioli, quindi ormai manca solo la pianta di Ficus.

Prima di andare a nanna e delle canoniche passeggiate in ciabatte sul pozzo da 20 per andare in bagno, ci spariamo un Mokkaccino formato Aracnia che ha così tanto cacao, ma così tanto cacao, che solo a guardarlo ti veniva il diabete. Infatti era buonissimo e caldissimo, spettacolo. Non posso non menzionare le nuove ciabatte di Sua Carsità Nomen Omen Sir. Pozzo Massimo: stile anni '70, bianche bianchissime, quando le indossi fanno luce, puoi anche tener spento il Mastrel. Sua Carsità sembra una versione sotterranea di Al Pacino in Scarface, mancano giusto l'anello d'oro e una catenazza. Spettacolo. Io e Sua Maestà Ipogea ci rintaniamo nella Steinberg , auguriamo la buonanotte agli altri due , e ci addormentiamo dibattendo sull'opportunità o meno di portare quadri e stampe al campo per abbellirne l'estetica, il problema più grosso al momento sembra essere l'assenza in commercio di sacche quadrate o cubiche. Altra ideona da brevettare?! "Sacca portastampe stagna da grotta", € 70. Per me suona bene.

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La mattina dopo ci svegliamo strariposati e adrenalici. Decidiamo subito di fare una capatina alla condotta a soffitto individuata a Megasnake. Dopo aver armato un traversino, ci buttiamo nella condotta che, per motivi che solo i partecipanti al Campo Base potranno capire e che non intendo spiegare, proporrei di chiamare Autocombustione.

La condotta è abbastanza asciutta e parte bene, poi dopo pochi metri si abbassa fino a diventare (quasi) impraticabile. Armato di mazzetta inizio a scavare per abbassare il livello, e mi rendo conto che per fortuna il lavoro è abbastanza agevole. Il terreno è infatti molle, ma non è fangoso, per cui i risultati dello scavo sono visibili nell'immediato. La buona notizia è che si sente una discreta aria, oltre al fatto che la condotta prosegue nel buio indistintamente senza poterne vedere la fine. Secondo me promette, poi si vedrà...fatto sta che Aracnia si incaponisce e, forte delle sue longilinee forme, sguscia dentro e inizia a lavorare. Dopo poco io e Max decidiamo di incamminarci per dedicarci alla 2° parte della risalitazza del Mostro degli Avvisati, Kraus e Aracnia ci raggiungeranno là.

Come da prassi ormai consolidata, io faccio sicura e Sua Carsità sale verso l'alto come un pazzo: ha ragione Sir. Pozzo, la risalita, apparentemente di routine, si rivela impegnativa perchè la parete è aggettante, fatto sta che Sua Carsità ogni tanto si spazientisce o, per meglio dire, perde le...staffe. Ma non si perde certo d'animo, anche perchè l'ambiente è incantevole...io dal basso gli faccio notare che la colata che si trova al suo fianco è bellissima, un vero pullulare di bianchissime meduse, da lì a chiamarla Risalita delle Baleari il passo è brevissimo, anzi proprio non c'è.

Nel giro di un paio d'ore Sua Carsità arriva su in cima oltre la colata, ma quello che sembrava un vasto terrazzo si rivela essere poco più che una rientranza. Ci facciamo prendere un pò dallo sconforto, anche perchè la statica da 20 metri che abbiamo ci permette di fare ben poco, quella da 70 ce l'ha Kraus e Aracnia...che però per fortuna di lì a poco arrivano!!! Sua Carsità si inkazza e DECIDE che deve arrivare su in cima e, con un ritmo a dir poco indiavolato, si spara una dozzina di metri in meno di un'ora, dove sembra esserci l'accesso ad una forra.

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Max arriva in cima, si infila nella condotta ma correttamente ci aspetta prima di andare in esplorazione...ci parla solo di tanto tanto CANDORE ovunque...lo raggiungo su alla svelta e lo spettacolo è a dir poco affascinante: pavimento BIANCO, pareti BIANCHE...tutto concrezionato, bellissimo. Ma la cosa che ci fa diventare MATTI nell'attesa di Kraus e Aracnia è ciò che udiamo...a pochi metri da noi si sente un gocciolamento molto forte e costante, immaginiamo ci sia una sala...faccio la prova eco, caccio un urlo e si sente tanto di quel rimbombo da far paura!!! Guardo Max e lui mi fa :"...Lo senti questo? Questo per me è il rumore tipico di gocciolamento da LAGO..."...non finisce qua, illuminiamo con la torcetta sull'altra parete speculare a noi del pozzo appena risalito, la continuazione della condotta in cui ci troviamo sta dall'altra parte, è grossa, e si perde nel nero più nero...state godendo, eh?! Figuratevi noi in quel momento...E NON FINISCE QUA...appena arrivano su loro, ci infiliamo nella condotta...entriamo in un salone concrezionato (dimensioni tipo la sala del 18 o poco più, tanto per intenderci...), che si ferma sotto una parete non più alta di una dozzina di metri con COLATA BIANCA E STALATTITI, un gigantesco squarcio facilmente raggiungibile...E NON FINISCE QUA...alla base della parete c'è una bellissima vasca stra-super-mega-concrezionata e bianchissima, piena piena piena di fiori di calcite...proporrei di battezzarla la "Fonte degli Dei"...facciamo una marea di foto completamente entusiasti...MA NON FINISCE QUA...vi dico solo che nello spazio apparentemente immenso che si apre pochi metri sopra le nostre teste si intravede l'Organo del Templare...

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...e sicuramente NON FINISCE QUA……

Grip