lunedì 27 agosto 2012

Campo speleo sub Agosto 2012


22/08/2012
La spedizione speleosubacquea organizzata dall'associazione speleologica progetto Sebino nell'abisso Bueno Fonteno sta procedendo secondo programma.
Nel pomeriggio di lunedì scorso la prima squadra di sei speleologi è entrata per portarsi al campo base "Lions" posto alla profondità di 420metri. Con loro la bellezza di diciannove sacchi di materiali tecnici e scorte alimentari quindi tre sacchi a testa... Di conseguenza la progressione della squadra è stata notevolmente rallentata e sono state necessarie quasi sette ore per giungere a destinazione.
Da considerare che la maggior parte delle bombole necessarie per le previste immersioni erano già state trasportate al sifone terminale della grotta nei mesi precedenti. Questo fa capire che livello di organizzazione sia necessario per affrontare simili imprese. Alle difficoltà logistiche e tecniche si aggiungono a quelle organizzative e riuscire a coordinare una ventina di persone coinvolte a vario titolo e tempi diversi richiede una notevole esperienza. Basta il minimo incidente o anche una banale dimenticanza di un pezzo dell'equipaggiamento sub per vanificare tutta l'operazione.
Nella giornata successiva altri quattro " sherpa " si sono aggiunti all'allegra combriccola che nel frattempo si era dedicata alla sistemazione e riassetto del campo che dispone di quattro tende per un totale di tredici posti a dormire.
Ieri la squadra che comprende i due speleosub Nadia Bocchi e Luca predali speleosub è entrata a propria volta sostituendo cinque persone che sono tornate all'esterno dopo avere portato a termine il proprio compito.
Ormai è tutto pronto per l'immersione che dovrebbe avvenire durante la giornata. L'obiettivo è di superare il precedente punto esplorativo posto a 50 metri di profondità e oltre trecento metri di distanza in una condotta allagata di 10 metri per cinque fermi per esaurimento della sagola guida con davanti una comoda progressione in condizioni di visibilità ottime.
Non rimane che fare gli scongiuri e aspettare l'uscita di tre tecnici prevista per questa notte sperando che portino notizie ultra positive.......
Claudio Forcella
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27/08/2012
E terminato il campo interno nell'Abisso Bueno Fonteno, durato una settimana con permanenza al campo base -420 m.
L'obiettivo principale era di permettere a Luca Pedrali, con l'assistenza indispensabile di Nadia Bocchi, di tentare per la quarta volta di superare il mitico Sifone Smeraldo, che nelle precedenti esplorazioni ha dato risultati sorprendenti, con sviluppi impensabili.
Impensabile anche organizzare una spedizione con il materiale necessario per effettuare ben due immersioni: una esplorativa, e l'altra di riprese video.


A breve daremo un resoconto completo di tutti i materiali utilizzati, e quindi trasportati fino a - 500 con una fatica immensa.
Luca ha ancora usato il Rebreather più una marea di bombole, e il parco diving comprendeva anche le attrezzature per Nadia.
Si è reso necessario quindi sostare all'interno di Bueno Fonteno per una settimana con un numero limite di 10 persone al campo.
Ma il lavoro di allestimento è iniziato da qualche mese.
Nel frattempo sono state esplorate anche nuove diramazioni a seguito di risalite in artificiale.


Nell'uscita esplorativa, Luca ha superato limiti e confini, immergendosi in un sifone a oltre 2 km dall'ingresso e a -500 metri, sagolando per 520 metri!!!
L'immersione è durata oltre le due ore e mezza: dopo la condotta iniziale di 70 metri fino a -15, c'è il pozzo 15x20 che lo porta fino a -54 m. Ha percorso una condotta 10x10 per circa 350 metri fino a 64,5 metri di profondità totale. Poi è risalito in un'altra enorme verticale fino a -31 metri infilandosi in un condottone orizzontale (10x3) per ulteriori 20 metri....
Purtroppo non è ancora riuscito ad uscire dall'altra parte, ma la condotta sembra risalire, quindi l'agognata zona aerea potrebbe essere nei pressi.
La distanza notevole dall'imbocco del sifone lo ha costretto a rientrare: per poter proseguire serve un parco materiali ancora più imponente...
Nel ritorno effettua la topografia completa di tutta l'esplorazione, altro risultato direi importantissimo.
L'abisso ora raggiunge una dislivello totale di circa 570 metri, per uno sviluppo che punta ai 22 km.
Visto il contesto della situazione, vorrei sottolineare le grandi capacità di Luca Pedrali che ultimamente sta effettuando esplorazioni speleosub veramente ad alti livelli.


Non da meno Nadia Bocchi. Che ha seguito Luca fino al fondo del pezzone, facendo più serie di immersioni per l'assistenza con i materiali.
Ma perché ciò sia avvenuto, il merito è di una grande forza di volontà di tutti i partecipanti a questa avventura, che hanno trasportato per settimane quintalate di sacchi, dando un supporto impeccabile ai due mitici speleosub.




Un doveroso ringraziamento a tutti i soci del Progetto Sebino, agli amici bresciani, che da quest'inverno ci danno una mano, e alla partecipazione documentaristica di Culture Sotterranee.
Partecipanti al campo:
Laura rescali, Nadia Bocchi, Laura Martinelli, Evon Malixi, Luca Pedrali, Max Pozzo, Fabio Gatti, Davide "Dado" Franchini, Livio Palamidese, Andrea Belotti, Massimiliano Mannone, Corrado Pasinelli, Maurizio "Grip" Greppi, Giovanni "Rana" Gritti, Siro Donda, Silvano Mena, Augusto Rossi, Simona Menegon.
Assistenza esterna dovuta a spalla lussata, il mitico Claudio "Kraus" Forcella.

Max Pozzo
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27/08/2012
La spedizione in Bueno Fonteno oggi è terminata con il ritorno in superficie degli ultimi dieci elementi. Grazie a loro abbiamo notizie fresche su quanto è avvenuto nelle profondità del sebino occidentale.
Nella giornata di giovedì Luca Pedrali si è immerso. A breve distanza è stato seguito dalla moglie Nadia che ha installato la linea vita con le bombole di emergenza che potessero garantire un ritorno sicuro di Luca in caso di un malaugurato guasto al suo rebreather.




 
L’esplorazione è stata portata avanti di ulteriori 270 metri proseguendo in un gallerione allagato che scende gradatamente fino alla profondità di – 64 per poi risalire velocemente in cammino a quota -30. Durante il tragitto si vedono numerosi cammini che risalgono verso l’alto ma che sono stati tralasciati a favore della via più comoda.
A quel punto la galleria subisce un restringimento con una luce di un metro in altezza per poi riallargarsi subito e proseguire in orizzontale sul nulla. Ormai era stato raggiunto il limite si sicurezza per cui seppure a malincuore Luca è stato costretto a invertire direzione di marcia.
Durante il ritorno ha fatto il rilievo che ci permetterà, una volta inseriti i dati a computer, di visualizzare su mappa l’intero percorso della cavità allagata.


La temperatura dell’acqua era di otto gradi e l’immersione è durata due ore e mezza mettendo a dura prova la resistenza dei sub. Riassumendo ora l'esplorazione subacquea arriva a uno sviluppo di 520 metri per una profondità massima di 64 metri.
Adesso andare oltre sarà veramente arduo e l’unica soluzione per proseguire consisterà nell’impiego di scooter subacquei che consentono di raggiungere maggiori distanze in minore tempo ma queste sono valutazioni che andranno fatte con calma a tavolino nelle prossime settimane.


Inutile descrivere l’entusiasmo degli spelei quando Luca riemerso ha raccontato tutto. Di ritorno al campo base nonostante la stanchezza si è scatenata la festa.
Giovedì mentre i sub si riprendevano dalle fatiche gli speleo si sono dedicati a una risalita in artificiale di 25 metri nel portale del salone Mastodont.In cima ad attenderli una maestosa galleria che purtroppo dopo poche decine di metri termina su tappo di fango. Più in alto si vede la partenza di una forra che sarà oggetto delle prossime esplorazioni.
Venerdì il gruppo è stato raggiunto da due membri di scienze sotterranee provenienti da Terni con l’intento di assistere all’ultima immersione. Portavano con sé altre provviste e materiale per riprese audio video.
L'ultima immersione è stata compiuta sabato durante il quale sono state fatte riprese video e raccolta di campioni geologici. A causa dell'eccezionale siccità estiva le portate idriche della grotta erano ridotte al minimo favorendo la progressione in grotta e le immersioni.


In conclusione l'intera spedizione è durata sette giorni senza il minimo intoppo. I risultati sono molto positivi e consentono di pianificare un altro tentativo per l'estate prossima.
  Fuori ad attendere e festeggiare il ritorno degli esploratori, la comunità del Progetto Sebino con la popolazione di Fonteno.
Claudio Forcella


mercoledì 8 agosto 2012

Esplorazione speleosubacquea Bùs del Tòf 4/08/2012

Come già documentato nel post della settimana scorsa, abbiamo tentato di superare il sesto sifone ancora in fase esplorativa.
Sempre Nadia Bocchi, e sempre seguita da Luca Pedrali fino al 5° sifone, si è immersa sabato pomeriggio.
Il sesto sifone supera i 100 metri di sviluppo: la grande curva dove Nadia si era fermata la volta precedente non è altro che la parete di una grande verticale, che viene risalita fino a riemergere in un tratto aereo. Impossibile arrampicare data la grande quantità di fango attaccato alle pareti, ma in alto il ramo prosegue e si intravede un cunicolo con rumore di cascata più avanti.
Nadia Bocchi
Nadia ritorna in acqua ricollegandosi al ramo principale e percorre una condotta laterale che la riporta ancora a salire, ma la forte sospensione creatasi a causa del solito fango alle pareti, non le permette questa volta di riemergere. Si sente comunque lo scrosciare dell'acqua di una cascata, quindi è presumibile che questa sia la via diretta più giusta.
Le esplorazioni quindi non si fermano, ma prendono una piega decisamente impegnativa, vista la presenza di sifoni e tratti aerei che rendono il trasporto dei materiali sempre più pesante.
La risorgenza comunque prosegue sempre più all'interno della montagna, e raddoppia in termini di rilievo, con uno sviluppo totale che ora supera i 500 metri.
Prossimamente verrà rieseguito il controllo del soprastante e più noto Fierarol di Vesalla (LoBs 330), con verifica del sifone terminale.
Lo studio dell'area, che si ipotizza molto più vasta di quanto previsto in passato, comprenderà anche un nuovo tracciamento delle acque, e prospezione di altri versanti della montagna visto che, nonostante il collegamento accertato in passato col Fierarol, il Bus del Tof si dirige verso un bacino di alimentazione più ampio e ha portate che non coincidono con quest'ultima.
Tof sezioneTof Pianta

Oltre alla solita "Banda del Tof" (Nadia Bocchi, Luca Pedrali e Ivano, Fabio Gatti, Laura Rescali, Giuliano "Conte" Mazzotti e Max Pozzo), a darci una mano c'erano anche Andrea Belotti e Massimiliano Mannone dell'A.S. Bresciana, che ringraziamo.
La partecipazione a questo lavoro di speleologi appartenenti a tutti i gruppi bresciani, è molto gradita, e si spera sia l'inizio di una nuova apertura mentale e culturale verso una ricerca speleologica molto più approfondita, grazie anche a strumentazioni e rappresentazioni grafiche che oggi rendono i risultati molto più decifrabili.

Max Pozzo