lunedì 26 settembre 2011

Report 26-09-11

 

Vista l'impossibilità di fare campo base, e quindi tentare la ormai agognata risalita di Carrigo nell’estremo ramo del fondo, optiamo per un sabato notte ad Ariasanta.

Il ramo, esplorato l'anno scorso, è quello che si spinge più a monte della "bestia" e geograficamente si piazza esattamente 165 metri sotto il fondo della Laca de la Foppella (tentativo di scavo e disostruzione pochi mesi fa, con risultati magri). E si stacca dalla grande forra che porta a Gran Rondò tramite una condotta forzata a soffitto ventosissima e molto concrezionata, con sabbia sul fondo. Questa condotta incrocia il meandro di Ariasanta con un ramo a valle (termina in sifone) e uno amonte, attivo.

Nella parte alta, eravamo fermi su condotta ventosissima con il passaggio sbarrato da grosse concrezioni, difficilissime da far saltare.

Partecipanti: Max, Fabio, Laura R.

Entriamo verso le 19 di sabato, con materiale disostruttivo, più  corde e moschi per sistemare qua e là.

Bueno é in ottima forma: solito vento e acqua nella norma.

Ariasanta è lontana, bisogna fare tutto Sifonik, Bivio e ancora un mezzo chilometrino.

Poco prima del bivio, in un tratto infido stavolta tocca a me volare e cadere in pozza... Emulo di Grip, evito per poco l'uscita della spalla destra.

Doloraccio. Provo a proseguire. E in quattro ore circa arriviamo a destinazione.

Prima di arrivare in fondo, immettiamo due cucchiaiate di fluoresceina nel corso d'acqua locale, per verificare se ritorna nel ramo di Sifonik da qualche affluente.

L'effetto "verde fluorescente" é sempre uno spettacolo visivo che rende il tutto molto particolare. Strano seguire un fiume verdissimo in grotta...

Poi si va fino in fondo.

Inutili i tentativi di passare attraverso le concrezioni, tentiamo la carta "sfondamento pavimento" per percorrere il ramo nel settore attivo e stretto del ramo.

Dopo un paio di giri "decisi", il crostone crolla e ci caliamo nello strettino, 3 metri più sotto. Ma proprio strettino con corso d'acqua che bagna un po'.

Laura avanza nello stretto con mazzetta, Fabio spacca con mazzone, io cesello con seconda mazzetta.

La squadretta avanza fino a superare la zona critica finendo poi davanti ad un bivio ventoso da tutti e due i lati con aria entrante.

Purtroppo da un lato c'è un cunicolo allagato da cui proviene il rivolo e anche un vento notevole. Tentiamo uno svuotamento ma il livello si abbassa di 5 cm, sicuramente sarà possibile la prossima volta con circa 4-5 metri di tubo. Dall'altra parte, LaurAracnia, si infila in una forra che stringe al limite (ma con parecchia aria), che si potrebbe allargare con una palettina per il fango: le pareti erano di fango... ma con una mazzetta era impossibile.

Ariasanta settembre 2011

In totale una cinquantina di sudatissimi metri (Bueno fa 19.130 mt di sviluppo). Peccato per stavolta, si pensava che superando il limite ultimo, si potesse volare in gallerie ventose, visto che nel ramo ce n'é tantissima. Comunque... siamo passati....

Ma val la pena fare un ultimo tentativo col tubo, chissaquando.

Altro dato interessante é che le acque verdi non escono in Sifonik, quindi queste acque vanno verso il basso in zone ignote a noi.

Nota stonata é che dal rilievo in poi perdo praticamente l'uso del braccio destro, e quindi il lungo percorso del ritorno è stato un gran bel tedio, considerando che non potendo progredire come al solito, ho incatenato una discreta catena di successive "sfighe", con botte e altri scivoloni.

E quindi un plauso a Laura e Fabio che hanno trasportato i soliti sacchi intonsi, e ben coadiuvato i miei porconi e lentezze del ritorno.

Si esce verso le 13, con partenza da Ariasanta verso le 7.30 di mattina.

Bueno é un viaggio.

Bello, comunque, come sempre...

Massimo