mercoledì 1 dicembre 2010

Esplorazione 28-11-2010

 

Questa domenica, nonostante le condizioni meteo avverse, ci abbiamo provato comunque: siamo entrati in Bueno.

Conte, Edo ed io, in una nuova "cronometro" novembrina.

L'idea di oggi era di tentare un traverso o una risalita a Ciclopico, partendo da circa + 50 su vuoto.

A parte il ferreo ritrovo (ore 06:30 sigh!), per salire nello sterrato abbiamo dovuto "catenare" il Toyotino presidenziale.

Poi, ridotto al minimo il materiale, siamo entrati con i consueti tre mattoni in spalla. Nella valletta c'erano 30 cm buoni di neve... sembrava Natale....

In Bueno c'era acqua, viste le pioggiazze dell'ultima settimana, ma l'ingresso di aria gelida, la rende bella asciutta nelle pareti... il solito spettacolo.

Arriviamo a Ciclopico in un'oretta credo, con la risalita vista da Kraus, che sembrava promettere molto.

Sembrava tutto facile, ma dopo una buona decina di metri, Edo si è reso conto che era un merdaio fangoso: le pareti erano marce. Ci diamo il cambio e proseguo riuscendo a uscire in vuoto con i bei 65 metri di Ciclopico sotto: un nero tuonante veramente da brividino.

Addosso, gli attrezzi non si riconoscevano più, e metter chiodi in artificiale era veramente un'impresa. Riesco a salire fino ad intercettare il piano alto di Estigazzi, con una condotta forzata da vedere perchè forse c'è un camino. Ma a circa 2/3 metri dalla destinazione tutto sembra peggiorare: il muro non era muro ma fango, e si muoveva sotto i piedi. Sopra tutto suonava di marcio e vuoto, e quindi pianto tre chiodi praticamente a mano nella concrezione fangosa fossile.

Di fronte, potevo tuffarmi e raggiungere il piano, ma dopo aver perso chiave e statica nel fango decido di indietreggiare: non sarei più potuto ritornare indietro.

La risalita comunque non era il forrone sperato: di fronte c'era un'altra condotta non più grande di 1 metro x 1 metro da visionare: le pareti invece si uniscono e salgono ancora, ma non ho potuto vedere la fine.

Volendo si può ritentare, raggiungendo la condotta del secondo livello e facendo un passamano potente.

La grossa difficoltà è stata di disarmare il tutto, rientrando nei chiodi sottostanti e disarmando il possibile in un mare di maledetto fango colloso.

Peccato.

Rimangono da raggiungere ancora due finestre con altrettanti meandri di fronte, ma partendo dall'altro lato dell'armo di Spectacular.

Usciamo nel manto nevoso alle 18.

massimo