lunedì 22 novembre 2010

Report 21-11-10

 

 

Nonostante il week end da arca di noè, siamo riusciti a fare ugualmente un po' di attività.

Tralasciato l'intento di andare a fare un traverso a Ciclopico per ovvi motivi di "marea", assieme al mitico Grip, abbiamo deciso di dedicare il sabato alla Grotta presso la Bressana, e la domenica alla Foppella.

Un plauso per prima cosa ai forsennati (Livio, Giampi e Giorgio) che hanno fatto il giro dei captori domenica.

Altra data da ricordare perchè il Corra ha portato Bigoni in Bueno (direi che ha scelto la giornata ideale...)... a lui lascio il racconto.

Ma veniamo alle nostre due grotticelle.

Per quel che riguarda la dolina sfondata dopo la Bressana, direi che possiamo metterci una pietra quasi definitivamente sopra. Abbiamo scavato un bel po', spostato massi, ma nulla di nuovo. Solo una piccola prosecuzione sotto frana mobile, che comunque non porta che ad altri massi e massi.

L'uscita alla Foppella invece si é rivelata molto più interessante, a parte il diluvio sia fuori che dentro.

La cavità era una delle note a catasto, e ultimamente l'aveva vista Livio con Elisa (rilevata): proprio loro avevano segnalato che sotto la spazzatura... (...) il meandro sembrava proseguire.

Infatti così è. Dopo il pozzetto iniziale di circa 5 metri, si atterra sulla spazzatura (ferri, bidoni, scarpe, giocattoli, filospinato, lattine, ossa, vetri...), ma comunque si è dentro una bella forretta con rigagnolo (quindi acqua inquinante). La grotta butta una flebile corrente d'aria calda.

Superata la merda, si arriva nel punto più basso davanti ad una strettoia.

Lo stoico Grip, nonostante la doccia totale, si è sparato due ore di estrazione macigni, finendo coni piedi su zona vuota e con i massi che andavano giù, anche se non si può dire quanto. Sempre nella stessa strettoia, c'è una parte superiore dove già si passa e si intravede qualche metro buono.

Val la pena approfondire il discorso, ma sarebbe bello prima organizzare una bella giornata di pulizia, magari con l'aiuto della protezione civile e altre squadre di Fonteno o vicini.

La cosa è importante, perchè comunque è un ingresso che potrebbe inquinare seriamente le acque di tutto il sistema, e anche perchè potrebbe tranquillamente collegare al mostro.

Prima di tornare a casa, raccogliamo la preziosa informazione da un pastore locale, di una nuova voragine apertasi in zone alte, grossa come una porta: sprofondamento di terra e poi spaccatura nella roccia che va giù....

massimo

venerdì 19 novembre 2010

Report 17/11/10

 

Località: area carsica del Sebino occidentale

Obbiettivo: Giro raccolta captori

Partecipanti: Kraus, Edo, davide

Mercoledi pomeriggio abbiamo fatto il giro di sostituzione dei captori posizionati nelle ipotetiche risorgenze del complesso di Bueno Fonteno.

Inizio con il dire che anziché le tre ore preventivate l’operazione è durata oltre le cinque ore nonostante fossimo in tre. Eravamo organizzati nel seguente modo: Edo si occupava della sostituzione e confezionamento dei captori, io eseguivo i rilievi strumentali e la loro registrazione cartacea e Davide documentava il tutto con riprese fotografiche e video.

ACQUA SPARSA 17-11-10Captori 038

Per evitare qualsiasi contaminazione i captori sono stati maneggiati da una sola persona che dopo averli strizzati dall’acqua li riponeva in un foglio d’alluminio ripiegato più volte per proteggerli dalla luce. Quindi il cartoccio andava sistemato singolarmente in una busta di plastica con annotati il n° del campione, il nome del fiume ,sorgente e data. Ad ogni cambio sono stati usati guanti in lattice nuovi.

A causa delle abbondanti piogge dei giorni precedente la portata idrica di fiumi e sorgenti era in condizione di piena, situazione che ha creato non pochi problemi. Il captore del fiume Guerna è stata buttato in secca dai flutti , quelli dei torrenti ( Rino di Tavernola e Rino di predore) sono spariti strappati dalla violenza dell’acqua compreso il cordino di ancoraggio, mentre quello situato nel torrente dell’ Acquasparsa non era raggiungibile perché situato sotto una spettacolare cascata. Bisognerà studiare una soluzione che consenta di proteggerli e recuperarli in condizioni critiche.

SORG ROGGINO TAVERNOLA 17-11-10Captori 089

Abbiamo comunque riposizionato tutto il materiale mancante sperando che nei prossimi giorni le condizioni meteo non provochino altre piene con conseguenze analoghe.

Al momento non abbiamo notato nessuna colorazione anormale delle acque sottoposte a controllo. Tutte presentavano un certo grado di torbidità dovuto alla piena salvo la sorgente del Roggino a Bianica e la sorgente del Tufo che risultavano limpide alla vista.

Ho valutato ad occhio che la risorgenza del Rino emetteva sui 500 litri al secondo mentre l’Acquasparsa circa 2 metri cubi al secondo. Lo spettacolo offerto alla luce dei nostri faretti era impressionante……..

 

Kraus

giovedì 18 novembre 2010

Immissione tracciante 14/11/10

 

Operazione ramo principale conclusa ! O meglio, iniziata !!!

Ieri la squadra composta da me, Livio, Elena, Conte, Luca (speleo-sub) e Daniele in tarda mattinata, dopo qualche incertezza dovuta alla mancanza delle chiavi del cancello…acc… e della dimenticanza a casa della Materia prima (TINO) …ri-acc…. Si dirigeva con ampie falcate, sotto un cielo grigio che nulla di buono faceva presagire, verso l’imbocco del Gigante Bueno.

In men che non si dica gli impavidi giovani si portano in quel di ciclopico, accolti dagli spruzzi festanti della balena (leggi intenso stillicidio). Decidono così che il posto sembra buono per eseguire le riprese dell’evento che è destinato a scrivere una pagina della storia della speleologia…Sì ragazzi, se non mi ferma nessuno io parto per la tangente…

Preparavano dunque l’armamentario costituito da:

- Un bidoncino stagno utilizzato a mo’ di contenitore per mescolare la pozione magica

- Un bastone secco prelevato dall’esterno

- Un sacchetto di PE che conteneva un altro sacchetto di carta, che conteneva un altro sacchetto di PE, che al mercato mio padre comprò…

- Una mascherina…ma dov’è la mascherina… acc… la terza cosa che ci siamo dimenticati è la mascherina…Va beh, la pancera di lana avvolta bene può sopperire.

- Una telecamera

Iniziano così le prime due – tre mescolate della pozione magica e subito si accorgono che i 3 kg in quel modo sarebbero durati anni… Decidono dunque di svuotare il TINO nel sacchetto di PE e di fare un piccolo foro a questo, lasciando defluire la polvere magica in prossimità di una cascatella, stile clessidra. In quel punto infatti l’acqua, con i naturali turbinii, fungeva da agitatore naturale…ciò nonostante il ns Davide procedeva all’ulteriore dispersione nella vaschetta agitando il bastone all’uopo introdotto. Fu così che in un’ora e mezza tutto il contenuto veniva rilasciato nelle acque del ramo principale trasformandolo in un fiume di latte…mancava solo il caffè per fare un cappuccino…la schiumina era proprio come quella del bar.

Presi da intensi sensi di colpa, prurito ovunque, allucinazioni, e stupore per il fatto che a luci spente risultavamo fluorescenti …DAI SCHERZO !!! …restano buoni solo i sensi di colpa…la squadra si dirigeva verso il percorso inverso, ammirando le chiare, fresche dolci acque…a monte dello sversamento…e in poco tempo riconquistavano l’uscita che, per fortuna risultava interessata da pioggia = aumento della portata = lavaggio della forra.

Siamo tutti convinti di avere fatto qualcosa di utile che darà i suoi risultati dopo l’analisi dei captori che periodicamente verranno prelevati nelle sorgenti, anche se è stata sicuramente di impatto la scena vista e un po’ romanzata nella mia descrizione. Attendiamo trepidanti i risultati…

Un grazie a tutta la squadra che ha proceduto con tempismo esemplare…ed agli amici che sono entrati dopo di noi (corsisti del Lovere) che poi non abbiamo incontrato sulla via del ritorno…Spero si siano divertiti in Bueno e abbiano apprezzato la Bestia.

Paolo Trezza

lunedì 15 novembre 2010

Tracciamento 14/11/10

Il weekend del 13-14 novembre 2010, è la data storica. Mentre Livio, Bobo e Silvano sostituivano i captori alle sorgenti per determinare il cosiddetto "bianco", la prima squadra destinata, si apprestava ad entrare.
Obbiettivo? IMMISSIONE TRACCIANTE!

Solita squadretta ben nutrita: Fabio, Matte, Massimo, Corrado, Vez, Marzia Sassi e il neocorsista Massimo Brega.
Oltre all'immissione, era in programma un servizio fotografico.

Bueno si presentava con una buona circolazione idrica, non esagerata, ma quanto basta per "trapanare" le orecchie per tutto il tragitto.

La prima tappa é il Lago Portorotondo, le cui acque si immettono nel ramo principale di Hydrospeed, passando per il Salone Terre di Mezzo.
L'immissione avviene verso le 2 del mattino, e durerà oltre 40 minuti, per effetto della diluizione del Tinopal.
Pazzesco l'effetto contrastato del fantastico lago verde, con il fiume lattiginoso opalescente, con riflessi azzurrognoli che velocemente si allungava verso Terre di Mezzo.
Credo che per tutti noi sia stata un'esperienza emozionante, consci anche del fatto che in ogni caso sarebbe rimasta storica.
Nel giro di un mese, forse, potremmo avere risposta a tanti dei nostri enigmi, e da quel momento in poi probabilmente cambierà la strategia nelle nostre ricerche.
Ha inizio una fase di "tototinopal" e di "tinodance" nel fiume, di qualche socio.
Nell'euforia generale, Massimo scatta foto da paura.

La seconda tappa era l'imbocco del Ramo degli Orsetti, che scarica in Fangùl (altro collettore dell'Abisso alla profondità di 440 metri nella grande condotta de La Carretera).
Il corso d'acqua qua era più modesto, quindi l'operazione di immissione, iniziata alle 03.40, ha richiesto più tempo.
Nel frattempo, Massimo scattava altre foto da paura nel pozzo sottostante, immortalando la grande colata completamente bianca... sembrava latte, panna e polenta messi insieme....

Si esce in tutta tranquillità di primo mattino, con la soddisfazione di aver dato maggior concretezza a quello che é sempre stato lo scopo del Progetto Sebino, cioè lo studio idrogeologico dei sistemi carsici individuati nell'area.
Bello constatare il pieno gradimento da parte di Marzia e Massimo.
E anche il nostro.
Bueno è un universo spettacolare.
Ci stupirà sempre.

massimo

sabato 13 novembre 2010

Report 12/10/10

 

 

Da anni stiamo "curando" il Rino di Predore, nel senso che ci interessa entrare nel sistema che alimenta questo potente fiume carsico, che dovrebbe fare riferimento al Monte Bronzone, Corno Buco, Colle Cambline e Vigolo.

Ma non siamo mai riusciti né a trovare cose facili, né ad approfondire... bè... con Bueno non é semplice dedicarsi ad altro.

Comunque tutta la grande ricerca sul Progetto é partita dal Rino, nel 2005, e quest'anno ci sembra giusto insistere un po'.

Quindi già un mese fa, con Livio e Kraus, sentimmo sotto un massone, alla base di un salto nella valletta, uno strano rumore di vuoto.

La settimana dopo, Edo ed io volevamo scavare... l'acqua usciva da lì ribollendo per oltre un metro e mezzo! Un lagone... un fiumone...

Da qui nasce il nome "La Ribollita"... e inizia il mistero di capire da dove arriva tutta quell'acqua e con tale potenza di pressione....

Sabato pomeriggio, Grip ed io ci si riprova. Il Rino ha parecchia acqua, e si temeva ci fosse ancora la Ribollita.

E invece no!

Campo libero!

Inizia lo scavo dei due forsennati, e in circa due ore, con qualche botto ormai al buio, riusciamo ad affacciarci sul vuoto...

Minchia....

Sotto si sente un pozzo sui 5 metri e un rumore di vascone. Inoltre sembra che se ne vada a galleria....

Inutile dire le fantasticate: decidiamo di non scendere e chiamare tutti per il giorno dopo.

Al distributore domenica mattina siamo: Massimo, Conte, Grip, Lisa, Elena, Sara, Silvano, Matteo, Cristiano e Ennio....

In programma c'era anche da prelevare i campioni d'acqua delle sorgenti per il laboratorio. Ovviamente si decide che se La Ribollita va, le faremo la domenica successiva.

Lo scavo procede senza soste e con svariati danni strutturali da parte dei presenti, finché Silvano scende e ci porta notizie...

Nessuna galleria, nessun condottone che va verso il Bronzone, ma una profonda vasca in cui sarebbe d'uopo fare un'immersione. Speriamo anche che il livello del fiume si abbassi, e che si possa passare senza andare sott'acqua.

Placati gli entusiasmi euforico-carsici, effettuiamo il doveroso campionamento delle acque  del Rino che fuoriescono da parete e poi ci si divide: una squadra prosegue i danni in zona Vigolo, l'altra preleverà i campioni d'acqua dalle sorgenti....

Un buon risultato comunque.

Sicuramente insistendo, troveremo l'ingresso anche per questo grande sistema.

 

Intanto i tracciamenti si fanno sempre più imminenti: ormai siamo quasi pronti……

massimo

sabato 6 novembre 2010

Report 5/11/10

 

Nell'ambito della ricerca svolta dal Progetto Sebino, nell'area carsica omonima, si é in procinto di effettuare i primi storici tracciamenti delle acque, con immissione nell'Abisso Bueno Fonteno.
Il monitoraggio delle sorgenti avrà inizio questo week end e quindi ultimamente tutte le emergenze sono sotto controllo.
Pur non piovendo da oltre cinque giorni, il regime idrico generale è piuttosto elevato, segno che mentre eravamo tutti a Casola nel resto d'Italia ha piovuto veramente tanto...
Oggi erano in programma due follie acquatiche: effettuare un'immersione in una profonda vasca (La Ribollita), trovata in una valletta dopo scavi rabdomantici alla ricerca del Torrente Rino di Predore. E l'altra, di Alex Rinaldi (SC Cai Romano di Lombardia), di svuotare un sifone di una risorgenza con una pompa a scoppio sempre a Predore. Tentativo ahimè fallito già nell'inverno 2005-2006 dal GS Valle Imagna, ma Alex ultimamente era già riuscito a passare un po' di là, raccontando di "un po' di stretto, ma poi di forse largo"...

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Nonostante l'invito accolto da Luca Pedrali e Davide Corengia del GG Milano al tuffo ne La Ribollita, tutto fallisce a causa dell'enorme portata del torrentazzo che fuoriusciva in valle risalendo un camino in verticale per oltre dieci metri misurati! Acqua torbida e una strettoia verticale a metà avrebbero reso il tutto troppo rischioso. Con le lacrime agli occhi (di gioia degli speleosub nell'aver visto tale ben diddìo), mescoliamo le carte estraendo il jolly della giornata.
Ci ricordiamo di una bella condotta con acqua vista l'anno precedente che si spera ci faccia chiudere degnamente la giornata.
Siamo in parecchi ad aspettare Luca e Davide che si immergono, e spariscono per oltre mezz'ora...
A ritorno, con telecamera gonfia di un filmato che rimarrà storico, raccontano cose che ci fanno inevitabilmente stappare una bella bottiglia di vino.
Sifone spaziale, bianco, condotta freatica con scallops che si allarga e prosegue spinnando agevolmente per circa 150-180 metri (max disl. -4,3 m). Bianca!
Lungo il percorso numerosi bivii subacquei preannunciano esplorazioni diramate.
E sempre lungo il percorso riemergono più volte trovando spazi aerei e una galleria spaziosa in partenza verso l'alto...
Alla fine del sifone riemergono di fronte ad una bella condotta (con bivio da dove arriva il fiume) che più avanti fa intravedere una frana, e al di là.... NERO!!!!!!
...e considerando che se questo era il ripiego della giornata.... a battesimo sarà "La Ripiegata".
Emozione ed euforia ai massimi livelli, mi piacerebbe sapere cosa passava per la mente dei due miticoni mentre tornavano indietro.
Per ora questo primo "toccate e fuga".

massimo