sabato 13 agosto 2011

"Arva-Vox...my pipe dream?"

 

Siamo entrati a mezzodì, Massimo ed io.
Giornata splendida, mi sentivo caricatissima e con l'acquolina da grotta che aspettava d'essere soddisfatta.

Dopo aver sentito tanto parlare del ramo "Estigazzi" non vedevo l'ora di provarne l'ebbrezza..
Non è riuscito a domarmi..Estigazzi!
Davvero da goduria: veloce, "pulito", vicino all'ingresso; un pò bagnato, ma sostenibile: alle 20 eravamo "fuori-fuori".

Siamo stati bravissimi: tempismo perfetto per la prova Arva.
Raggiunto Binocolo (nome azzeccatissimo) ci siamo diretti alla condotta dove mi sono infilata per posizionare l'Arva; il mio primo commento a Massimo: "ma come caspita hai fatto ad infilarti qua dentro?" (ovviamente l'espressione era più colorita..).

Ho cercato di posizionare l'aggeggio il più in alto possibile e alle 15.07, emozionatissimi, ci siamo messi in contatto!
"Aspetta, non respirare!", "mi sembra.....ma io, ma io...li sento parlare!!!", "eppure io..."

Abbiamo respirato piano piano, orecchie (mie) tesissime, poi, Massimo, mi dice che è praticamente impossibile...Anche se ha assecondato per qualche lungo minuto le mie allucinazioni uditive.
Immaginare gli arvisti al di là, lassù, mi ha fatta sentire come una bimba speciale di fronte ad un evento unico (ripetibile, ma mai come la prima volta).

 

Binocolo

Caparbia sentivo il bisogno di vedere al di là di quella concrezione che non mi lasciava passare la testa; chiedo a Massimo gli "strumenti" (perchè la speleologia è anche un'arte), con qualche contorcimento raggiungo luce e mazzetta; feroce tolgo il kasko e scalfisco il poco che mi permette di lasciar passare anche parte del torace, ma che rimane comunque troppo compresso nella strettoia per permettermi di "passare oltre"; potrei spingermi, ma la sensazione, netta, è che non sarei riuscita a disincastrarmi...meglio non solleticare la sorte.

I miei occhi vedono, magari l'udito sarà stato tiranno, ma la vista no. L'ambiente prosegue a destra, verso l'alto ed è molto simile alla forra iniziale. L'eco, però, quello sì era reale.
Sono attimi di gioia, siamo già proiettati al giorno del botto che ci lascerà proseguire.

Al rientro cerchiamo zone ambientalmente stimolanti per il report fotografico e alcune vasche che si prestino alla colorazione verde acido della fluoresceina; tra i due, Massimo è quello che lavora di più...quanto mi piace "l'imparità" dei sessi!! Lui è davvero bravo, alcuni scatti sono da vertigo.

Manca solo la musica. Voglio la musica a -20dB, renderei mille volte tanto.
Usciti ci siamo trovati col gruppo Arva: Kraus, Roberto, Fabio e Lara con Sam per festeggiare e raccontarci l'aldilà e l'aldiquà.

Sono molto felice, mi sento fortunata ad appartenere a questa speleo-famiglia.
...Continua

Laura@

martedì 9 agosto 2011

Report 07-08-11

 

Luogo: Abisso Bueno Fonteno

Il programma del week end prevede tutta una serie di lavori.

Una squadra composta da Giuliano e Ale si è dedicata al  proseguimento della disostruzione di via Paglia.Si è progrediti di qualche metro. Oltre la via sembra stringere ulteriormente .

E previsto un nuovo tentativo di posizionamento con dispositivi ARVA della testa di Binocolo, il pozzo terminale del ramo di Estigazzi che a rilievo risulta a poche decine di metri dalla superficie.Per lo scopo ci siamo procurati ben quattro apparecchi. Purtroppo le notizie portate dalla prima squadra di ritorno non sono buone, a causa delle piogge dei giorni precedenti Estigazzi scarica abbondanti quantità d’acqua in Ciclopico. Inoltre inizia a piovere abbondantemente durante i preparativi al parcheggio. Si decide di rimandare l’operazione a momenti più favorevoli.

Si entra comunque in grotta determinati a fare compatibilmente con la situazione idrica.

IMG_2387Un lavoro da portare a termine è il giro di raccolta delle trappole biospeleologiche. Se ne occupano Fabio e Laura M. La caccia è fruttuosa, il numero di esemplari caduti nelle trappole è elevato e alcuni di loro hanno caratteristiche interessanti.

 

IMG_2457Un ulteriore squadra composta da Corrado,Kraus e Davide  si accollano il completamento della condotta forzata realizzata sul P25 per deviare l’acqua che normalmente lavava gli speleo in transito.Un tubo da 160mm di diametro sostenuto da un cavo di acciaio ora accompagna l’acqua alla base del pozzo.

Per finire in bellezza ci siamo ritrovati tutti con amici e consorti alla baita di Corrado per un barbecue durante il quale sono nati nuovi arditi progetti…..

Kraus

lunedì 1 agosto 2011

Diario di campo

Ricopio esattamente le note personali prese durante il campo fino all'uscita di domenica 31 luglio.

IMG_2189Sabato 23 luglio:

Ritrovo a Fonteno alle 17, preparazione sacchi nel box di Grip e ingresso a ore 21.

Max, Grip, Laura R., Laura M., Vez, Conte, Corrado, + 14 sacchi + 5 lasciati in casetta per la squadra domenicale.

Purtroppo manca il buon Brega per problemi alla schiena. Salta già una parte del programma (ci proveremo, il livello sarà quel che sarà).

Tutti con due sacchi minimo, Laura ne ha uno con dentro 200 metri del 10 (un rocchetto intero!), quindi prIMG_2192ovo con tre sacchi.

Dopo i primi P5 e circa 100 metri di forra, Grip si lussa una spalla.

Momenti che non scorderò. Che brutto decidere in poco tempo e a freddo.

Escono i tre uomini vista la stazza del mitico Grip: le due Lauree ed io proseguiamo con 9 sacchi così disposti: Max 4, Laura M. 3, Laura R. 2.

Arriviamo al campo verso le 6 di mattina. Durissima la progressione. Grotta molto bagnata...

Loro sono bravissime e molto determinate.

Caparbie.

Grandi! Ce la facciamo!!!

Nanna prolungata e meritata.

1a sveglia:

Arrivano Kraus, Evon, Rana e Davide con 7 sacchi di materiale.

Molto bagnati.

Ho staccato l'orologio.

Non so che ore siano.

Il riposo continua e ci si spara una tortellinata generale.

Capisco solo che è tardi e la squadrona deve rientrare: Laura M. l'indomani si sveglia alle 4 di mattina per lavoro... e mi sa che arriva al pelo....

Rimaniamo soli Laura R. ed io fino a mercoledì.

Molto particolare il saluto agli altri che escono... surreale...

Pensiamo a Grip e a cosa gli avranno diagnosticato.

La situazione ci impone di non fare esplorazioni spinte. In due si è un po' precari.

Decidiamo di sistemare il campo e il contenuto dei sacchi.

Grande spianata nella famosa "Via dei Cinghiali". Ora è tutto più comodo. Spostiamo un po' la tenda presidenziale, costruiamo mensole.

Sistemiamo un filo lungo tutta la parete a sx per stendere i panni.

Un lavorone.

Braccia e schiena a pezzi.

Relax.

Nel frattempo i fiumi cominciano ad aumentare, il rumore al campo è assordante.

Dimenticavo: Kraus immette fluoresceina all'andata prima del Fossile, e accerta visivamente che esce da Cattive Acque a valle. Anche in uscita ripeterà l'immissione.

2a sveglia:

C'è aria di "smaltimento stanchezza".

Brutto non potersi muovere con vie da esplorare (I Sogni!!!! I Sogni!!!).

Cazzeggio totale.

Testiamo il riso a vapore. Ottimo.

I fiumi tendono a diminuire.

Grip, dove sei?

Dormo ancora.

Assurdo... non lo faccio a casa, recupero in grotta... bòh.

3a sveglia:

Ma che cacchio di giorno sarà?

Bè, ci siamo rotti. Oggi si lavora un po'.

IMG_2202Risistemiamo tutto l'armo dalla Straforra al Campo, utilizzando gran parte della "corda rossa"... Che figata la corda rossa! Balza all'occhio che è un piacere. Facciamo riprese video e foto nella forrazza nuova.

Ritorno al campo e poi si va verso Collosso, o meglio ci fermiamo nella condotta forzata sopra il P45 di giunzione. Ho tempo di fare un po' di tarzanate, e quindi mi infilo volando nell'inizio di un meandro parallelo al pozzo, e che dovrebbe direzionare verso la forra di Cattive Acque. Prendo nota: lo faremo appena arriva qualcuno. Poi riprese video e foto.

A ritorno, ancora riprese e foto sui traversoni dopo il campo.

Carichiamo ancora, a Snake, 2 sacchi di bottigliette piene d'acqua più le due sacche da 5 litri.

L'acqua non ha segni di fluoresceina.

Così va meglio. Cena e a dormire.

4a sveglia:

Nemmeno un'ora di sonno, e sento passi e luci verso la nostra tenda. Chi cazzo é? Non vedo bene e non risponde... Sarà il Templare?

E' il mitico Edo. Solo e altamente esplorativo: vuole andare subito alla Via dei Sogni!!!

Chiedo tregua e ci concede 6 ore di sonno. Non vedo l'ora, sia di dormire che di esplorare.

Collazione e via. Si va al fondo armati di tutto il necessario.

Stabiliamo di fare il traverso per raggiungere la sognata condotta, e di lasciare il pozzo da scendere a Rana e Kraus, che arriveranno prossimamente.

Edo traversa, si infila e nel silenzio urla: pozzo!!! enorme!!! e bisogna traversare ancora 15 metri!!!!

Minchia! Si vola!

... scende un pozzetto parallelo e atterra sull'inesorabile verità: è la risalita fatta da me e Mauri anni fa, e che termina in cul de sac a +40...

Fine dei sogni.

Disarmiamo il possibile e portiamo tutto il materiale a Carrigo, sotto la risalita da 40 che vorrei fare nei prossimi giorni. La cascata è forte, speriamo sia possibile.

Nel frattempo visioniamo bene tutto il ramo, trovando altre vie e risalite abbordabili. Carrigo è mostruoso: la forra sarà alta 70 metri.... o di più.....

Durante il percorso notiamo che le acque a monte della Straforra sono verdi (non essendo Snake, è il Pisciollo di Mastodont), e che lo sono anche quelle di Salsa Rosa! Incredibile! Tante cose si stravolgono.

Rientriamo e arrivano i nostri!

Rana e Dado con altri 4 sacchi....

Manca Kraus punto da vespe... ma che sfiga!!!!

Per risistemare gli animi, si da' inizio al festino col vino portato dai due torelli (5 litri).

Fissiamo anche lo "stargate", il telo antivento che separa il campo da tutto il resto...

Edomanolo riesce a trapanare stando a mezz'aria. Forse perchè togliendosi la braga è più leggero....

Alla mattina Edo parte ma non riesco a salutarlo (il cinghiale quando dorme... dorme...).

5a sveglia:

Ma perchè i fiumi sono così in piena?

Maledico il Templare.

Con quest'acqua è impossibile tentare Carrigo: troppo freddo stare in tre ad aspettare ore sotto cascata.

Si va ad Autocombustione.

Rana e Laura proseguono ancora qualche metro rispetto alla volta precedente, Dado ed io sbanchiamo l'inizio del percorso. La condotta prosegue a salire e con aria, ma le ristrettezze sono astiose. Rileviamo il tutto e proseguiamo per Megasnake.

IMG_2240Troviamo una nuova via da scavare (Implosione).. Passiamo e rileviamo altri metri in una condotta gemella di Autocombustione, ma che scende.

Rivediamo ancora Snake quasi fino alla fine.

Si decide di ritenerlo un ramo da portare avanti: è un bel grottino che si immette in Bueno. Non si sa da dove arrivi e il fiume è cospicuo.

Torniamo al campo con una piena veramente udibile nel suo evolversi.

Ah, Snake non è "verde".

Capitolo fluorescente

Succede questo: Kraus scende domenica in Bueno e butta fluoresceina in Cattive Acque prima del Fossile. Quando esce, a sera inoltrata, riesegue la medesima operazione.

189228_10150270155198326_609488325_7459032_2131622_nRisultano visibili a occhio nudo le seguenti vie d'acqua:

  • Cattive Acque avalle
  • Cattive Acque amonte
  • Pisciollo di Mastodont
  • Salsa Rosa e quindi Sifone Azzurro.

 

 

Ipotesi più plausibile: dall'ingresso le acque che seguono la via di Ciclopico, alimentano Mastodont come troppo pieno, e quindi sia la Straforra che Salsa Rosa.

Hydrospeed, che è il fiume dalle maggiori portate, non ha collegamenti con Smeraldo. Quindi ora è la più probabile via da esplorare (con canotto!) per proseguire verso Tavernola.

Organizzeremo riarmo e spedizione, con Luca e C. appresso (Lucaaaaa!!! Preparati!).

6a sveglia

I riferimenti temporali ormai sono andati persi. Con un po' di sforzo si può immaginare che giorno sia, ma si sta benissimo così.

I fiumi sono ancora in piena.

Carrigo è nuovamente out. Che nervi.

Scatta una seconda giornata di sciallo generale, ma anche la malsana idea di rispianare gran parte del campo, soprattutto la zona cucina.

Altro che sciallo... mano a pale e picconi....

Parte l'impresa dei regazzi della 'aldemagna, e si costruiscono muretti a secco, mulattiere, pavimentazioni stradali.

Nasce "La Piazzetta". E come non inaugurarla con una bella piena di fiumi di vino, grappe, generi di conforto, caffè dell'alpino (grappa nella moka al posto dell'acqua), e tortellinata?

Mi rendo conto che ormai si comincia a pensare al rassetto generale.

L'uscita all'esterno si avvicina, ma Rana e Dado sono ancora esplorativi, e sicuramente faranno ancora qualcosa.

Nel frattempo i fiumi riaumentano ancora.

Ma quanto cassio piove lassù?

Si va a dormire.

7a sveglia:

Rana e Dado partono per regioni di Bueno, Laura ed io rimaniamo al campo a sistemare i materiali da portar fuori alla prossima sveglia.

I due provano il traversino verso Collosso: entrati nel meandro scendono una verticale trovandosi sul bordo di una seconda, che alla fine è Cattive Acque. Il fiume è sempre cospicuo, ma sembra in calo (penso siamo a Sab. pom.). Recuperano materiale "storico" da risalita: staffe e rinvii lasciati in loco a Collosso anni fa.

Dopo una "lode alla Ciarasina", viene rivisto il ramo di Cattive Acque avalle fino ad una cascata e saltino da 5m non tentato. Lungo il percorso non c'è nulla di esplorabile, ma val la pena fare prossimamente foto e video. Chiederemo una volta fuori a Edo quanto manca alla fine del ramo esplorato dopo la cascata.

Tristezza. Si pensa all'uscita. Mi tocca a sapere l'orario.

8a sveglia

Si ritorna fuori.

Rassetto totale e verso 9.30 di domenica mattina si parte. Dado e Rana con due sacchi, Laura ed io con uno (... per una volta.....).

Sensazioni diverse dal solito.

Torneremo a breve.

Anche se scrivo tutto, riuscirò a far capire cos'è una settimana qua sotto?

Non credo.

Bisogna viversela.

Usciamo in 4 ore e mezza, molto tranquilli e con una sosta breve al Fossile.

Grande soddisfazione nel superare il P25 completamente asciutti: ma allora non eravamo soli stanotte???

Mitici soci!

Ci fermiamo a parlare proprio dove in genere la cascata ti lava fino alla mutanda. Tiè, Templare...

In uscita il "passaggio" è un'emozione che resterà personale per ognuno di noi.

E' fatta comunque.

Bellissimo.

Fantastico.

...quando si rifà?

massimo pozzo

Ps: l'emozione più bella.

Nonostante la compagnia e la squadretta del campo, stupenda, ci eravamo un po' sentiti "abbandonati" negli ultimi giorni.

Ritrovare tutti al parcheggino, con anguria e pacche sulla spalla, è stato ciò che di meglio potevate regalarci.

Grazie a tutti

Massimo