12 Novembre 2016
Sabato notte siamo entrati ancora a Comodo. Max, Nicola e Monia.
Stavolta fuori faceva freddissimo, e l'ingresso quasi svaporava. Ho portato il termoigrometro e preso le misure. Purtroppo stavolta abbiamo fatto male i calcoli, preparando materiale per scendere e con l'idea di fare movimento.
Dopo aver allargato il passaggio, passa Monia e scende per circa 8 metri stappando alcuni pavimenti. In fondo c'è una fessura ventosissima e un pavimento toppo, e una piccola diramazione che risale per 5 metri. Il posto è fangosissimo e non si sa dove mettere i sassi se non incastrati in alto. Solo una persona riesce a lavorare e quindi gli altri muoiono dal freddo.
Riusciamo a stappare a mano anche l'ultimo pavimento di fango molliccio e appiccicoso.Dopo un mezzo metro di merdicchio, improvvisamente si riapre il nero e ci investe un fiume d'aria. Sembra che prosegua ma non é larghissimo. C'è un sacco di materiale da togliere e bisogna organizzarsi bene per la prossima volta per portarlo verso l'alto. Due-massimo tre persone con tuta che tiene bene il fango gelato.Il fiume d'aria all'inizio è ovviamente caldo (due grafi fuori!!), ma dopo, con il fango addosso, si è rivelato una fonte di gelo maledetto.
Usciamo verso le 11 del mattino con il sole e senza una nuvola. Andiamo a vedere la zona della mega dolina, per fare foto panoramiche, fino a Vister, alla casa del Sig. Poma, che per l'ennesima volta ci offre il grande prato per fare Speleonotte in estate...
Max
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