lunedì 18 marzo 2013

Abisso Nueva Vida: Il Mondo di Sotto...


16/17 marzo 2013





Ancora buone notizie da Nueva Vida.
Reportage.

In una giornata ormai prossima alla "manica corta", ci troviamo. Sabato ore 12.30 a Fonteno.
Belli questi orari: si ritorna ai tempi delle puntone notturne.
Siamo Max, Laura, Livio, Grip, Andrea e Kraus, più tre soci del GGB.
Siamo riusciti in extremis a comprare tramite colletta 200 bei metri di corda, e un po' di ferraglia, con l'obiettivo di continuare a scendere sotto il P170.

Nueva Vida: l'Attivo
Foto: Matteo Rivadossi
Visto il numero dei partecipanti, ci carichiamo per bene, compreso un secondo trapano ed un tubo da 25 metri (6,3 cm), da posizionare all'imbocco del ramo Attivo per deviare la cascata, e finalmente esplorarlo senza bagnarsi subito fino alla mutanda.
Entriamo verso le 14 con una giornata veramente splendida e nessuno crede che domani possa nevicare...
All'interno la situazione idrica è calata rispetto al week scorso, e quindi presupponiamo che sotto il pozzone, il fiume possa essere tranquillo. 
Quindi Andrera, Kraus e Grip iniziano a sistemare il tubazzo, mentre il resto della banda si dirige al P170.
Il pozzo è sempre maestoso, e dovremo riattrezzarlo tutto, dopo aver pulito a suon di mazzate le pareti crollose dei primi 50 metri.
Purtroppo il disgaggio è parecchio, e vinco il biglietto per farlo: il tutto mi impegna per almeno un'ora piena.
Il rumore dei lastroni che cade lungo il grande vuoto è assordante, e stare appesi alla cordicella in certi spazi fa sempre emozionare.
In basso si sentono le due cascate che si uniscono lungo il P100 parallelo, ma la portata non sembra esagerata.

Nueva Vida: Galleria Ariazero!
 Foto: Matteo Rivadossi
Prima di scendere, versiamo fluoresceina nel collettore, per verificare il collegamento con quello di -300, ma il fatto non avviene, quindi l'Attivo va da un'altra parte (prima notizia ottima!). Anche in zona Pozzi Gemelli, mettiamo un po' di tracciante per verificare collegamenti con le cascate nei saloni sottostanti, ma l'esito è sempre negativo (seconda notizia valida!).
Torniamo al pozzone.
Sistemato l'armo totale, ci riuniamo tutti sul fondo e iniziamo l'esplorazione del settore chiamato "il Mondo di Sotto".
Per dovere di ospitalità, lasciamo iniziare a giocare gli amici del GGB, con la regola di "un pozzo a testa"... e intanto si rileva.
La forra ci fa scendere ancora un po' in ambienti non enormi, ma sempre notevoli, e dopo una sequenza di saltini, finiamo in un gran bel salone scendendo un P25.
L'acqua non ci molla per un istante e martella i timpani oltre a bagnare parecchio... Tutto il meandro è percorso da vento, che in alcuni punti è proprio fastidioso.

Nueva Vida:  il P25 Sala del Torcione
 Foto: Matteo Rivadossi
Le varie sinuosità degli ambienti, ci fanno finire presto i materiali, ma riusciamo a scendere ancora due pozzi rilevando i primi 250 metri.
Verso le prime ore del mattino i bresciani rientrano, mentre la squadra sebinica prosegue ad oltranza, e il meandrone anche... non accenna a fermarsi con continui salti su laghetti.
Non è un percorso agevole, e noi rimaniamo nella parte bassa, percorsa da fiumiciattolo che nei salti ci lava completamente anche se gli armi sono super aerei. 
Ad un certo punto finiamo chiodi e moschi, ma con la sola corda riusciamo a scendere ancora saltini sfruttando armi naturali.
Lungo il percorso troviamo una grossa via in risalita nel salone a -350 m (La Sala del Torcione) che per direzione andrebbe verso Bueno. E poi un trivio alto verso l'ultimo tratto esplorato.

Nueva Vida:  Il Mondo di Sotto 
 Foto: Matteo Rivadossi
Rileviamo in totale circa 420 metri nuovi, e ci fermiamo davanti ad un ambiente vasto con un probabile salto da 15/20 metri.
Il dislivello alla base sarà di -432 metri e quindi Nueva ora ha un dislivello totale di 436 metri, per uno sviluppo che supera i 2800 metri.
La direzione del meandro che denomina il Mondo di Sotto, è impostata su quelle di alcuni rami a monte di Bueno, ma al momento si riallontana verso sud ovest.
E' pazzesco: con Solit'aria gli siamo sopra... con il Mondo di Sotto lo bypassiamo a livello dei fondi. Ora siamo a più di un km e mezzo in linea d'aria con questi, e per capirci all'altezza di Mastodont, e in pieno Calcare di Sedrina.
In ogni caso le punte cominceranno ad allungarsi perchè il pozzone è da disarmare finchè non faremo l'armo definitivo con le soste inox.
Usciamo verso le 13 di domenica, circa 24 ore dopo, con una nevicata storica, che ci gelerà i pori. 
Uscendo bagnati, l'aria violenta gelida dell'ingresso favorisce imprecazioni di ogni genere, ma il risultato esplorativo è più che eccellente.
Alla fine, nel calduccio del bar di Fonteno, siamo travolti dalla "botta di sonno" generale, immaginando già di scendere la nuova verticale....

Max 

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