lunedì 11 marzo 2013

Nuevavida 9-03-2013

Entriamo un po' tardi, verso mezzogiorno e con poche ore a disposizione causa 
impegni domenicali...
L'idea è di uscire attorno a mezzanotte.

Siamo Livio, Andrea, Grip e Max, con Kraus che entra un'ora dopo.


Immaginando che il ramo Attivo sarà un putiferio, rinunciamo all'idea di visionarlo, e quindi puntiamo a fare qualche risalita nelle zone amonte.
Mentre Grip ed io ci posizioniamo in zona Pozzi Gemelli, Livio e Andrea accendono ancora incensini a Giuntachinte, e stavolta il profumo arriva, proprio sotto lo sbocco del meandro delle Serpi sui due pozzi.
Così ora sappiamo che c'è il collegamento con questo secondo ingresso e prima o poi lo faremo fisicamente.


Approfittiamo del fatto che Nueva è un colabrodo: fuori piove e ha piovuto anche
parecchio nei giorni scorsi, in più la neve si è sciolta parecchio anche in alto.
I fiumi sono infatti parecchio aumentati di portata, così ora possiamo capire da quali vie è meglio risalire (quando ce ne sarà meno....).

Seguiamo bene anche il giro dell'aria.

Un primo dubbio da risolvere è nel ramo che bypassa il primo dei Pozzi Gemelli.
Lì entra un corso d'acqua che poi sparisce dentro un cunicooi da cui esce tantissima aria (la direzione è verso Bueno...). In tutto quel punto invece l'aria scende fino al Salone Sbregone.
Prima di arrivare al Salone Sbregone, arrampico una diffluenza per una ventina di metri,
ma poi essendo senza corde e sotto cascatella (anche Grip), rimandiamo alla prossima.

Allo Sbregone, le acque che cascano da tutte le parti fanno parecchio scenario: il ramo che proviene dal settore di Interstrato é quello con il maggiore apporto, ma ci sfugge la sua
circolazione d'aria.

Arriviamo alla sala dei Tre Fiumi, e anche qua i corsi d'acqua sono in notevole aumento: sotto, si vede l'attivo che fa paura e parecchio rumore.
Saliamo nel condottone sospeso risalito due volte fa che porta sopra la Sala delle 5 Vie, e iniziamo un traverso.
(in loco anche un pipistrello dormiente che poi vola via..).
Se lo cimenta Grip, e con 8 chiodi lo supera fino ad arrivare alla base di un bel caminazzo, da cui scendono altri due fiumiciattoli.
Ci dividiamo: Andrea ed io saliamo, Kraus, Livio e Grip vanno a vedere dei rami a monte.

La risalita "tocca" ad Andrea, che sale 15 metri in roccia valida, meno la parte finale (altri 5 metri), molto scaricante. In alto, seguiamo una spaccaturona, con rigagnolo che si insinua in un meandrino da disostruire sia a valle che a monte. In alto c'è da risalire ancora parecchio, e si vede un grosso portale, mentre più in alto ancora una condotta (circa altri 25 metri).
E l'aria sale.

Quando ci ritroviamo con gli altri, ci raccontano di aver esplorato circa un centinaio di metri di nuove condotte che vanno a monte.
Il ramo più estremo a monte, è percorso da una violenta corrente d'aria che sale (verso il Sicolo?) e una cascatona che scende da un camino di almeno 40 metri, prossima meta con meno acqua.

Alla fine usciamo verso le 3 di notte, con Nueva Vida che ogni volta regala metri nuovi, e nuove vie in attesa di esplorazione...

Intanto supera i 2,4 km.

Max

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