lunedì 26 ottobre 2015

Bueno Fonteno: Ramo Non Ostante

24 Ottobre 2015

 

Sabato siamo entrati in Bueno Fonteno, con destinazione il sifone a monte di Non Ostante. 

Nessuna immersione in programma, ma l'idea di dare finalmente inizio alla disostruzione della condottina a soffitto individuata proprio durante l'ultima immersione.

Posizione e rilievo, se non sbagliano, indicano che la galleria del ramo che prosegue, è proprio lì sopra.  Guardando il video, dall'altra parte il ramo prosegue con grandi dimensioni, e si ferma sotto una risalita con in alto la forra che prosegue.  Il corso d'acqua è uno dei più importanti tra gli apporti da monte, e proviene da zone a noi ancora sconosciute dentro la montagna.  I motivi quindi per andare anche a scavare alla cieca contro la parete, ci sono tutti… 

La squadretta è ben nutrita. Siamo:

Max, Grip, Monia, Fabrizio, e con lui anche Andrea Ferrario e consorte Margherita, da Saronno. Ad Andrea, abbiamo ovviamente augurato una buona uscita da neo presidente di Federazione, proprio in uno dei rami più belli del sistema. 

La giornata è bella e il panorama anche. Si entra sapendo che il regime idrico è basso, mentre già all'ingresso, il giro delle arie si muove ad intermittenza quasi regolare, alternando il passaggio da invernale a estivo. 

Confidando sulle doti scavatorie anche di Fabrizio, si viaggia fino a destinazione, ammirando i soliti posti esageratamente "carsici" del bestione. Durante il percorso sistemiamo qualche cambio moschettone, ormai alla frutta delle infiorescenze. Lasciamo anche il materiale per sistemare un saltino a metà ramo e renderlo più comodo, la prossima volta. Non Ostante é un ramo spettacolare.  

Tutta la zona che va da Portorotondo a Portobello è da riarmare: fa veramente pietà. Alcuni vasconi sarebbero da mettere in sicura. A Grip è ceduto un appiglio, e si è fatto un bel bagno alla mutanda. Anche Anaconda é da sistemare per bene.  

Arrivati in loco comincia il devasto, che prosegue secondo i soliti schemi, ovvero "avantituttafinchénonsivaoltre". Il problema è che essendo nei pressi del sifone, la zona non ha una grande circolazione d'aria, e in breve tutta la condotta era da sagola. Non riuscivamo a vedere quasi le luci degli altri. Nel frattempo però lo scavo proseguiva pian piano, penetrando nella condottina per la lunghezza di una persona. 

Sembra incredibile, ma lo scavo va avanti seguendo il piccolo spazio tra il soffitto di roccia e il pavimento di fango… e ad un certo punto, mentre armeggio con il piede di porco, vedo muoversi qualcosa di nero in fondo…          E riconosco un pipistrello che con il fango in faccia, sembra un po' incazzato. I vari tentativi di cattura da parte di Monia e Margherita, risultano vani, e quindi rinunciamo a proseguire per non fargli del male e sperando che la prossima volta il probabile Vespertilio se ne sia andato. 

Nel ritorno diamo una mano ad Andrea e Margherita a far pose fotografiche. 

Usciamo attorno alle tre di mattina della domenica, con un clima in valletta ancora accettabile.

Max

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