lunedì 3 settembre 2012

Diario di campo

 
Abisso Bueno Fonteno - Immersione smeraldo 20-26 agosto 2012 - Campo interno.

Lunedì 20: nel tardo pomeriggio entrano Max Pozzo, Laura Rescali, Fabio Gatti, Livio Palamidese, Andrea Belotti, Maurizio Greppi (Grip), con 17 sacchi belli rigonfi e pesantucci.
Arriviamo al campo in 6 ore e mezza. Con una media di 3/4 sacchi a testa il trasporto è lungo soprattutto nei tratti di forra. Un lungo passamano...
Rassetto generale, piccolo festino di inizio campo dopo la prima filtrata di pura Acqua di Snake...
W i taralli e Goprooo...oòo!
...sarà il tormentone del 2012.
Martedì 21: entrano in mattinata con 1 sacco sub e 1 sacco cibo (sacchi sempre belli e snelli), Laura Martinelli e Silvano Mena regalandoci una bella sveglia a mezzogiorno. In serata arriveranno poi Giovanni Gritti (Rana) e Evon Malixi, con 1 sacco sub (bello), 1 sacco cibo e 1 personale.
Nel pomeriggio, era in programma il primo attacco alla risalita oltre il Portale, ma si rimanda per risolvere il problema del cesso. Livio fa riprese in solitaria nei pressi di Smeraldo, per il nuovo filmato; si rassetta il campo; si fa acqua a Snake e, merito della nascita della nuova corrente-filosofia-stiledivita, detta Il Porfidismo, e l'aiuto lisergico dei taralli, viene alla luce un cesso talmente bello, che nessuno ha più il coraggio di farci la prima cacca... Sembrava scolpito in un Karen di alabastro!
Rana  e Evon arrivano in notturna e portano i sacchi sub al sifone.
Mercoledì 22: escono Livio Palamidese e Maurizio Greppi. mentre entrano nel primo pomeriggio Luca Pedrali, Siro Donda, Massimiliano Mannone, Nadia Bocchi, Corrado Pasinelli, con 8 bei sacchi sub, pesantucci e delicati. Dal campo base risalgono fino all'ingresso Andrea Belotti, Fabio Gatti e Max Pozzo a prendere i 3 sacchi per non caricare troppo i mitici speleosub (a livello di percorso è come se fossimo a - 800, non avendo visto la luce dell'ingresso (-450 + 450 -450...)
Nel frattempo, mentre Grip esce, Andrea gli ruba gli stivali (col pelo dentroooo!!! mitico Grippp) perché perde clamorosamente le suole degli scarponi! Mi sono immaginato un'ipotetica intervista di Grip all'uscita con gli scarponi di un altro e senza suole.... Titolone: La vera faccia della Speleologia!
Il materiale viene poi trasportato tutto fino al sifone.
In serata primo bel festino, contemplazione di massa del nuovo cesso, e simposio sul Porfidismo e la filosofia dei Taralli...
Si organizza l'immersione esplorativa del giorno dopo: tutti andranno al sifone meno Laura e Massimiliano, che rassettano il campo e caricheranno l'acqua (fare acqua con il filtro è un lavoro comunque lungo).
Giovedì 23: IMMERSIONE. Escono in mattinata Rana e Evon Malixi, e in serata Fabio Gatti e Siro Donda.
Tutti portano fuori o una bombola o spazzatura.
Luca e Nadia si immergono. Nadia farà preziosa e indispensabile assistenza, Luca punterà al massimo delle possibilità esplorative, col duro compito di eseguire anche la topografia al ritorno, con la misurazione dei dati da cui trarremo il rilievo.
Nadia raccoglie con retino professionale campioni in acqua per gli studi di Fabio e Livio.
Immersione Luca: dalle 16:30 alle 19:00... due ore e mezza!
Sagola 520 metri di nuovo alla massima profondità di - 64  oltre il sifone (502). Risale fino a -31 m in un pozzone verticale largo 8x8 m ed entra in una condotta con misure 10x3 m, percorsa per 20 metri... Pulita!!! e continua....
Poi Luca deve rientrare per motivi legati ai tempi di decompressione.
Risultato ECCEZZIONALE!!!! Euforia generale anche se non "siamo" ancora usciti dal sifone, ora tra i più impegnativi in Italia (sifone e organizzazione e trasporto materiali). Effettuato servizio fotografico e quasi 1 ora di riprese video. Alla sera gran festa generale.
Si afferma sempre più l'importanza fondamentale dei Taralli al campo, senza i quali non saremmo riusciti a portare a termine l'impresa. Forse Nadia fonderà lo Speleo Club Tarallo.
Venerdì 24: entrano in serata Davide Franchini (Dado), Augusto Rossi e Simona Menegon (Culture Sotterranee)
In mattinata, Corra, Nadia e Luca sistemano i materiali al sifone, in vista della seconda immersione (sabato 25), che servirà per effettuare riprese videosub e visionare le parti più alte del primo pozzo, che porta a - 54. Si immergono sia Nadia che Luca.
Nel pomeriggio, Laura, Andre e i due Max fanno la risalita sopra il Portale. La prima metà la fa Andrea, la seconda Max (Pozzo). La verticale è di 23 metri e in alto l'ambiente è vasto nelle solite misure bueniche. Sopra l'ultimo armo, ancora 7/8 metri più in su c'è una grande condotta (ma potrebbe fare ancora camino...) dove tutta l'aria sale (e tanta). Esploriamo comunque una cinquantina di metri di forra fossile e concrezionata da strane forme (Panna Carasau). La forra è alta 6/7 metri e poi diventa condotta forzata 4x3 metri. Chiude dinanzi ad un perfetto tubo di fango, dietro ad una curva, dove si pensava di iniziare a correre... Molta presenza di ossa di pipistrello, concrezionate e non, e belle colate calcitiche candide. Segnalo che la risalita promette decisamente bene. Mancano pochi chiodi, meno di una decina per vedere bene oltre. Carasau sembra puntare ad essere parallelo a Snake... interessantissimo...
Risistemiamo l'armo vecchio della prima risalita, con chiodatura generale in acciaio inox dell'8. Bisogna sostituire la corda, ma non è messa male. Ci vorranno 40 metri in totale.
Bello l'incontro a Mastodont con gli amici Ternani e Dado.
Sabato 25: mentre Augusto e Simona giravano riprese, Nadia e Luca scendono a circa 150 metri di percorso, nella condottona dopo il P54, ma la sospensione non permette di fare buone riprese. Peccato!
Fanno quel che possono ma poi si torna indietro.
Inizia il pesante recupero del materiale e trasportato fino al campo, perchè domani dovranno uscire almeno 9 sacchi sub.
Un po' di saudade di campo aleggia, e Andrea fa il dj con la musica fino a tardi.... bellissimo....
Domenica 26: purtroppo si esce. E non si è mai leggeri.
Sinceramente ammetto di essere riusciti a organizzare tutto nei minimi dettagli... tutto perfetto... ma forse abbiamo dimenticato di allertare più gente per il recupero dell'uscita.
Alcuni di noi escono con due sacchi a testa, e dopo non esserci fermati per nemmeno mezza giornata a poltrire, l'uscita è stata allegra e divertente. Come previsto...
Usciamo tutti nel pomeriggio di domenica, a tranche.
Lascio spazio a qualsiasi altra considerazione personale.
Già il diario in sè è lungo.
Dovessi scrivere anche emozioni e ciò che si vive là sotto in una settimana, al campo base... ci vorrebbe veramente un libro...
Alla fine, strameritata la doccia calda al campo di Fonteno, e la mangiata a ghignate tutti veramente contenti.
Max





Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.